ANNULLATO L'ACCORDO SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE

SOLO L’USB/RdB AVEVA PREVISTO IL MASSACRO DEL SALARIO DEI LAVORATORI

Roma -

 

 

La Funzione Pubblica e la Ragioneria Centrale dello Stato hanno

bocciato gli accordi-intesa del 29 novembre 2010 sottoscritto da

Cgil, Cisl, Uil, Confsal/Unsa e del 23 dicembre 2010 sottoscritto da

Cgil, Cisl, Uil e Federazione Intesa che prevedevano uno sviluppo

economico per l’anno 2010, solo per alcune categorie di lavoratori

della I, II, e III area dei Beni culturali.

 

Il trattamento economico complessivo previsto dal D.Lgs. 78/2000,

per i dipendenti pubblici relativamente al 2011 non può superare

in ogni caso quello ordinariamente spettante per l’anno 2010.

 

L’USB/RdBMBAC è stata l’unica O.S. che durante la contrattazione

del 19 novembre 2010 non ha sottoscritto l’accordo per l’impegno

dei residui Euro 8.855.355,00 del Fondo unico di Amministrazione

A.F. 2009 per gli sviluppi economici di alcune categorie di

lavoratori. Sin da quella data e per tutte le riunioni di

contrattazione nazionale successive fino a quella del 23 dicembre

2010, a sostenuto che i residui del 2009 e del 2010 del FUA

dovevano essere distribuiti agli istituti centrale e periferici del

Ministero per essere utilizzati, entro la fine dell’anno 2010,

attraverso accordi locali finalizzati a far crescere più possibile le

retribuzioni di ogni lavoratore. Come riconoscimento dell’aumento

dei carichi di lavoro, della produttività collettiva e della

valorizzazione delle competenze professionali. In merito vedi

comunicato RdBMBAC del 1/12/2010 pubblicato sul nostro sito web

beniculturali.usb.i.

 

L’USB/RdBMBAC è stata l’unica O.S. che aveva proposto di

distribuire le somme residue a tutti i lavoratori

 

La nostra rivendicazione aveva lo scopo di aumentare il salario

delle lavoratrici e dei lavoratori e impegnare entro l’anno 2010 tutti

i residui del FUA, visto il blocco delle retribuzioni dei lavoratori

pubblici fino a tutto il 2013.

 

Nel Documento Economico Finanziario (DEF) approvato dal governo

nei giorni scorsi, per gli anni 2014 e 2015 viene considerata

addirittura la sola vacanza contrattuale.

 

Pertanto lo scippo del rinnovo contrattuale per due trienni

(2010-2012 e 2013-2015) porterebbe ad una perdita salariale

complessiva per ogni lavoratore di almeno 12.000 euro in sei anni,

attenuata solo parzialmente dal riconoscimento dell’indennità di

vacanza contrattuale.

 

L’intesa siglata il 4 febbraio 2011 da CISL, UIL, UGL, CONFSAL e

Governo è stata l’occasione per cercare di normalizzare il sistema

di valutazione dei dipendenti pubblici e di tutto l’impianto del

D.Lgs. 150/2009 (decreto Brunetta). La posizione assunta dalla

Cgil beni culturali è stata riportata nel nostro comunicato sindacale

del 23 aprile 2011 pubblicato sul nostro sito web.

 

Infatti sia la Funzione pubblica che la Ragioneria dello Stato

sostengono nella nota ministeriale che, le procedure previste

dall’accordo del 29 novembre 2010 non prevedono inoltre alcun

criterio di valutazione della performance individuale e collettiva.

Non tiene presente che l’articolo 23 del 150/09 prevede

espressamente che le progressioni economiche sono attribuite in

modo selettivo, in relazione alle qualità culturali, allo sviluppo delle

competenze professionali ed ai risultati individuali e collettivi

ricavati dal sistema di valutazione.

 

L’USB/MBAC continuerà a sostenere che nessuno articolo del D.Lgs

150 può essere applicato, perché il decreto non è stato recepito

dal CCIM e tantomeno dal CCNL, e continuerà a lottare nei posti di

lavoro, nelle piazze e nelle sedi istituzionali per cancellare la

riforma che divide i lavoratori dei Beni culturali in buoni e cattivi.

Con pesantissime conseguenze sulla carriera, sulle progressioni

economiche e sul piano disciplinare. Come dimostrano le note della

Funzione pubblica e della Ragioneria dello Stato, allegate al

presente comunicato.

 

• La presenza per tre anni consecutivi tra i buoni costituisce titolo

prioritario per le progressioni economiche e di carriera;

 

• Per l’attribuzione di incarichi e responsabilità farà fede la

professionalità attestata dal sistema di misurazione e

valutazione;

 

• Due anni con una valutazione di insufficiente rendimento si

dispone il licenziamento.

 

ABBANDONA I SINDACATI CONCERTATIVI E CHI RUBA LA DEMOCRAZIA AI LAVORATORI, IL SALARIO E LA DIGNITA’ ADERISCI ALL’USB/MBAC