TRAGEDIA AL COLOSSEO: GUIDA TURISTICA PERDE LA VITA NEL MONUMENTO SOVRAFFOLLATO ED ESPOSTO AI RISCHI DA CALORE. USB CHIEDE DA TEMPO TUTELE PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI
TRAGEDIA AL COLOSSEO: GUIDA TURISTICA PERDE LA VITA NEL MONUMENTO SOVRAFFOLLATO ED ESPOSTO AI RISCHI DA CALORE. USB CHIEDE DA TEMPO TUTELE PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI
Roma, 21/08/2025 11:07
La giornata di martedì 19 agosto si è tinta di lutto per tutte le persone che lavorano nel settore turistico e culturale a Roma: una lavoratrice, guida turistica presso il Colosseo, Giovanna Maria Giomarino, ha perso la vita mentre svolgeva il proprio lavoro accompagnando un gruppo di turisti, anche a causa delle temperature estreme che hanno colpito la Capitale.
USB esprime profondo cordoglio alla famiglia e vicinanza alle colleghe e ai colleghi della vittima, e ribadisce con forza la necessità di affrontare con urgenza le gravi condizioni di lavoro che da troppo tempo affliggono chi opera all’interno dei luoghi della cultura romani.
Restiamo in attesa dei risultati dell’esame autoptico, ma è ormai sotto gli occhi di tutti come gli operatori e le operatrici del Colosseo siano esposti quotidianamente a rischi causati dal caldo, dall’affollamento e dalla mancanza di spazi idonei al riposo e alla tutela della salute.
USB ha denunciato più volte la situazione alle amministrazioni e alle autorità competenti, segnalando come turni massacranti, assenza di aree climatizzate e carenza di misure di prevenzione abbiano reso insostenibile il lavoro all’interno del monumento, soprattutto durante le ondate di calore sempre più frequenti dovute ai cambiamenti climatici.
USB chiede pertanto interventi immediati e concreti affinché siano garantite condizioni di lavoro dignitose e sicure per chi lavora nei siti archeologici e in particolare nel Colosseo. È necessario introdurre misure adeguate per affrontare il rischio da stress termico, rivedere anche il piano di gestione delle emergenze perché sia all'altezza dei flussi turistici e che lo stesso sia verificato e condiviso con tutti i lavoratori pubblici e in appalto che lavorano nel sito.
Il presidio sanitario, presente nelle giornate estive, aveva terminato da poco la sua attività quando Giovanna ha accusato il malore.
Il sito archeologico, inoltre, sarebbe dovuto restare chiuso per rispetto di questa tragedia che si era appena abbattuta sui colleghi e sui numerosi turisti presenti. E invece è continuata l’attività, come spesso accade in questi casi anche nelle fabbriche, nei negozi, nei cantieri.
Le logiche del profitto non possono prevaricare la salute dei lavoratori, non con oltre 700 vittime sul lavoro all’attivo nel 2025.
Non è più tempo di rinvii.
Questa ennesima tragedia non deve passare sotto silenzio.
USB rinnova il proprio impegno affinché la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori vengano poste al centro dell’agenda politica e gestionale del patrimonio culturale italiano.
Roma, 21 agosto 2025
USB Lavoro Privato
USB Pubblico Impiego