Soprintendenza di Napoli e Pompei

NO! NO! NO!

 

USB NON CI STA,

Napoli -

Soprintendenza di Napoli e Pompei

 

NO! NO! NO!

USB NON CI STA, a fare da ruota di scorta ai sindacati confederali, non per supponenza pregiudiziale, ma per scelta ponderata e ragionata.

Ci riferiamo nello specifico alla indizione di una serie di assemblee in concomitanza della ventilata visita del ministro Ornaghi a Pompei con echi sulla stampa locale, IL MATTINO per tutti.

E’ passata la velina che USB non ha aderito alle assemblee, ma la realtà è che mai alcuno ha voluto sentire le nostre opinioni al riguardo, che rendiamo pubbliche di seguito. Vi sono alcuni Totem (feticci) che vengono utilizzati ogni volta per chiamare a raccolta i colleghi (leggesi gli addetti alla vigilanza) che come composto gregge obbedisce agli ordini di alcuni capo clan.

Ricordate, fino all’altro ieri la leva era il pagamento dello straordinario pregresso: avete seguito le sirene di alcuni sindacati e cosa avete ottenuto? Una condanna e ben vi sta!.

 

Quello che ci preoccupa è la rimozione quasi immediata delle continue prese per i fondelli di alcuni sedicenti sindacalisti che ben lungi da curare gli interessi generali strumentalizzano la gestione dei fondi europei (105 milioni di euro pari a circa 203 miliardi delle vecchie lire che fanno un altro effetto) dimentichi del fatto che la Procura è da tempo piombata su Pompei per fatti ancora irrisolti! Al momento il centro di gravità è presso la struttura centrale ministeriale almeno per la gestione delle gare.

 

USB al riguardo ritiene doveroso sostenere l’iniziativa ministeriale improntata al rispetto non solo formale della legalità tanto è che gli affidamenti saranno assegnati al massimo ribasso e non con quello più peloso e aggredibile dell’offerta economicamente più vantaggiosa tramite cui si sono stabilizzate le posizione di alcuni selezionati operatori economici in barba ai tanto mistificati principi liberali della concorrenza e del mercato, sì quello delle vacche.

 

Tuttavia, USB ribadisce che lo stanziamento di fondi per la ricostruzione di Pompei sarà inutile se i Governi continueranno a perseguire una politica di distruzione del PATRIMONIO CULTURALE PUBBLICO.

La campagna pubblicitaria del COMMISSARIO STRAORDINARIO FIORI, con l’apertura delle DOMUS appena restaurate, fallì miseramente per mancanza di personale di vigilanza e le case furono chiuse al pubblico.

Chiediamo, quindi che si investano fondi per L’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI MAESTRANZE E DI PERSONALE DI CUSTODIA perché non vorremmo vedere più a Pompei giornalisti di grido come STELLA ed eminenti professori come SETTIS che meglio avrebbero fatto a portare la loro performance in ambiti romani.