SETTIMANA DEI BENI CULTURALI: COMUNICATO AI VISITATORI E AI LAVORATORI

Roma -

SETTIMANA DEI BENI CULTURALI: COMUNICATO AI VISITATORI E AI LAVORATORI

 

L’USB/MBAC esprime tutta la propria indignazione poiché, anche dopo il sollecito, non ha ancora avuto alcuna risposta da parte della Direzione Generale per l'innovazione e il personale in merito al quesito che aveva posto, all’inizio della contrattazione nazionale del 3 aprile 2012.

L’USB aveva chiesto all’Amministrazione chiarimenti sul perché, durante “la Settimana della Cultura”, sarà preteso il pagamento del biglietto di ingresso al Palatino-Colosseo contrariamente a tutti gli altri istituti, anche comunali, che aderiranno aprendo per nove giorni, gratuitamente, le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali su tutto il territorio nazionale.

Apprendiamo solo dalla stampa le motivazioni addotte quali scusa ad un atteggiamento contraddittorio e penalizzante per la diffusione della cultura che dovrebbe essere l'obbiettivo prioritario del nostro Ministero.

 

L’USB inoltre esprime la propria preoccupazione in riferimento alla scelta definita “ponderata” (intervista rilasciata dal dott. Egidi, La Repubblica 1 aprile) grazie ai cui si risaneranno i bilanci con cui affrontare le spese straordinarie in seguito a nubifragi e nevicate.

 

L'USB ribadisce, ancora una volta, la sua contrarietà a qualsiasi modello di “autofinanziamento” e al tentativo dell'Amministrazione di costituire Fondazioni e/o S.p.A oppure stipulare accordi di Sponsorizzazioni “ricattatorie”, per alcuni siti della Soprintendenza Speciale Archeologica di Roma, che senza alcun controllo, potrebbero gestire parte del patrimonio culturale per fare cassa e risanare i propri bilanci.

La cultura non può essere assolutamente equiparata a merce da vendere al mercato, mentre la privatizzazione e l’esternalizzazione dei servizi sono processi che danno la possibilità ai privati di trarre profitto dalla gestione dei beni culturali.

Questo progetto comporta evidentemente un aumento dei costi per i cittadini , mentre emargina i lavoratori e rende sempre più precario il lavoro.

 

A proposito dei costi, viene da chiedersi se i tre euro aggiuntivi sul biglietto di ingresso che, da lungo tempo per 365 giorni l’anno, vengono imposti a tutti i visitatori, anche quelli non interessati alle mostre organizzate all’interno dei siti proprio per “estorcere” i 12 euro del biglietto integrato, non siano abbastanza e più che sufficienti a coprire tali spese considerato che si stima una media di 14 mila visitatori al giorno.

 

 

                                                                                                    USB MBAC