ORDINAMENTO PROFESSIONALE: NO AL MANSIONISMO D'AREA, SI AL RISPETTO DELLA PROFESSIONALITA'
In allegato il volantino
Nei prossimi giorni presso il nostro Ministero si svolgerà una contrattazione decentrata per individuare i nuovi profili professionali della II e III area.
Il nuovo ordinamento professionale non prevede alcun riconoscimento del mansionismo, che nel frattempo è cresciuto enormemente, anzi è prevista una maggiore flessibilità del personale.
Cambia la classificazione delle aree A, B, C, sostituite dalla Prima, Seconda e Terza area.
Per ogni area sono previste le declaratorie che individuano le attività lavorative che i dipendenti inquadrati nella specifica area devono svolgere, a prescindere dal livello retributivo di inquadramento, oltre a svolgere tutte quelle attività ritenute strumentali o complementari. I profili professionali devono essere ridefiniti e ispirati anche questi alla massima flessibilità d’impiego del personale.
Il risultato per i lavoratori dei beni culturali sarà che i percorsi di riqualificazione subiranno ulteriori ritardi, che molti lavoratori rimarranno completamente esclusi da qualsiasi ipotesi di passaggio al livello superiore, che permarranno situazioni paradossali concernenti lavoratori che svolgono sostanzialmente le stesse funzioni ma percepiscono diversa retribuzione, che i lavoratori risultati NON IDONEI negli stessi percorsi di riqualificazione non avranno alcun riconoscimento economico, che ci sarà una selvaggia flessibilità delle mansioni e della professionalità.
Sarebbe invece urgente dare risposte concrete e immediate a questi lavoratori , introducendo meccanismi idonei a riconoscere dignità al lavoro da essi svolto e un livello economico superiore per tutti, con il principio UGUALE LAVORO, UGUALE SALARIO.
RdBMBAC