MINISTERO DELLA CULTURA: REPORT INCONTRI 11/12 DICEMBRE: USB P.I. NON SOTTOSCRIVE L’ACCORDO PER L’APERTURA STRAORDINARIA DEL 1° GENNAIO 2025. FIRMA L’ACCORDO PER I PASSAGGI VERTICALI! E INCONTRA IL MINISTRO GIULI
MINISTERO DELLA CULTURA: REPORT INCONTRI 11/12 DICEMBRE: USB P.I. non sottoscrive l’accordo per l’apertura straordinaria del 1° gennaio 2025. FIRMA L’ACCORDO per i passaggi verticali! E INCONTRA il ministro giuli
L'USB P.I. MiC si è opposta all'apertura straordinaria dei musei, siti e parchi archeologici del 1° gennaio 2025 e non ha sottoscritto l’accordo contrariamente a quanto deciso da tutte le altre OO.SS.
USB ha ricordato come il 25 dicembre ed il 1° gennaio rimangano gli unici due giorni di chiusura previsti. Abbiamo deciso di difendere questo piccolo spazio di riposo rimasto ai lavoratori, soprattutto di fronte ad una politica che sostiene apertamente una retorica di lavorare sempre e con aumenti di carichi di lavoro sempre maggiori, di fronte al rischio che quelle che oggi vengono presentate come aperture straordinarie vengano poi trasformate in aperture ordinarie come è accaduto con il 1° maggio, Festa dei Lavoratori.
USB ha ricordato inoltre all’Amministrazione il mancato rispetto degli impegni presi dalla politica ministeriale in relazione alle aperture straordinarie del 25 dicembre 2023 e 1° gennaio 2024. Nessuna risposta per lo stanziamento dei 2 milioni aggiuntivi per il fondo di valorizzazione promessi lo scorso anno dal vertice politico del ministero. Fatto ancora più grave, non abbiamo avuto nessuna risposta rispetto alla richiesta di assicurare che il principio di “adesione volontaria” a questa giornata di apertura straordinaria che vale per i dipendenti del MiC fosse esteso anche ai lavoratori della società in house ALES e a tutti i lavoratori della società in concessioni e appalti che sono fondamentali per garantire l’operatività dei nostri siti.
Spiace constatare come queste criticità siano state sostanzialmente ignorate dalle altre OO. SS., l’unica loro richiesta è stata quella di dare la possibilità di prevedere anche due turni da 4 ore fino ad 8 ore di apertura, senza sforare il budget assegnato all’istituto. La proposta dell’Amministrazione prevedeva invece un’apertura su un unico turno di 4 ore. Tale scelta graverà prioritariamente sulle/sui lavoratrici/tori della società in House Ales e delle società concessionarie e in appalto che gestiscono biglietterie, guardaroba, book shop, didattica, vigilanza armata, pulizie etc. etc. che saranno costretti a prestare servizio in quel giorno senza alcuna possibilità di scelta e con retribuzioni da fame rispetto a quelle ministeriali. Ricordiamo a noi stessi che le risorse impegnate per aprire il 1° gennaio saranno detratte dai 5 milioni dei fondi di valorizzazione stanziati per il 2025 (non dai 7 come promesso). Lo scorso anno, per l’apertura del giorno di Natale sono stati utilizzati soldi non spesi del fondo di Valorizzazione 2023 che altrimenti sarebbero tornati indietro al Mef, quindi aveva un senso sottoscrivere un accordo con i vincoli richiesti (adesione volontaria anche per i lavoratori delle società private che operano nel MiC) per dare la possibilità a tutt@ che volontariamente avessero lavorato in quella giornata. Con questo accordo invece si vanno a decurtare sul fondo valorizzazione 2025 somme che comporteranno l’annullamento o la riduzione degli eventi che i vari Istituti avevano in calendario già da diversi anni. Coniugando la gratificazione economica dei lavoratori con progetti di più ampio respiro culturale e che hanno raggiunto risultati migliori di quelli che testimoniano i magri numeri in termini di ingressi per le aperture straordinarie del 25 dicembre 2023 e del 1° gennaio 24.
ACCORDO PER i PASSAGGI TRA LE AREE
USB ha firmato l’accordo per il passaggio tra le aree, a conclusione di un lungo confronto tra OO.SS. e Amministrazione, sul tavolo tecnico dando così attuazione a quanto previsto nel CCNL in merito alla possibilità di accesso all’area dei funzionari anche per i lavoratori che non hanno conseguito la laurea, in deroga quindi a quanto previsto dalla normativa. Proposta della nostra O.S. sul tavolo nazionale di comparto.
L’accordo definisce la procedura relativamente ai passaggi d’area solo per alcune famiglie professionali: quella amministrativa e gestionale, quella dei sistemi statistico-informativi e quella di promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio.
L’accesso alla predetta procedura, per il passaggio nei quattro ruoli di funzionario amministrativo, funzionario informatico, funzionario statistico e funzionario per la promozione, comunicazione e informazione, sarà consentita a tutti, indipendentemente dalla famiglia professionale di appartenenza, purché in possesso dei requisiti richiesti. Ciascun candidato potrà candidarsi per massimo n. 2 posizioni di lavoro.
È previsto il passaggio di area per n.231 unità di personale così suddivisi:
A. famiglia professionale amministrativa e gestionale:
- funzionario amministrativo n. 105 posti.
B. famiglia professionale sistemi statistico-informativi:
- funzionario informatico n. 55 posti;
- funzionario statistico n. 7 posti.
C. famiglia professionale promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio:
- funzionario per la promozione, comunicazione e informazione n. 74 posti
La procedura prevede, oltre alla valutazione dei titoli professionali e dell’anzianità di servizio, il superamento di una prova scritta.
Il passaggio nell’area dei funzionari dovrebbe garantire, per i vincitori, l’assegnazione presso l’attuale sede di servizio o, in assenza di posto in pianta organica, in istituti della stessa città o, eventualmente, della stessa regione, secondo le preferenze espresse in fase di domanda di partecipazione.
Successivamente – probabilmente nei primi mesi del 2025 - si procederà alla definizione di un ulteriore accordo per i passaggi d’area, per le restanti famiglie professionali: per queste non si prevederà l’accesso in deroga, conformemente a quanto stabilito per i requisiti di accesso nelle relative posizioni di lavoro.
INCONTRO CON IL MINISTRO
Abbiamo richiamato l’attenzione del Ministro sui temi dell’occupazione e, in particolare, segnalato ancora una volta l’importanza dell’attenzione verso tutti quei lavoratori che a vario titolo prestano la loro attività negli istituti della cultura – quali i lavoratori Ales e dei vari concessionari – magari attraverso un punteggio specifico da assegnargli nei vari concorsi per l’immissione in ruolo nel MiC. Per loro rivendichiamo da 10 anni un cambio di contratto con FEDERCULTURE quale riconoscimento per il ruolo, importante, che svolgono: ormai sono parte integrante del personale del Ministero della Cultura! Troviamo anche il modo di internalizzarli tutti visto che è possibile.
L’altro tema che è stato sottoposto all’attenzione del ministro riguarda gli ex tirocinanti. Per USB la stabilizzazione è dovuta, ma almeno garantiamo la continuità dell’attività lavorativa.
Sul tema delle relazioni sindacali – che vanno migliorate - abbiamo riconosciuto, a differenza di altri, il grande contributo che nonostante tutto e stato garantito dal personale della Direzione generale organizzazione incaricato alle relazioni sindacali.
Altro tema importante riguarda la mobilità straordinaria soprattutto a causa dei cambiamenti nelle strutture e uffici del Ministero.
Infine, abbiamo nuovamente chiesto di recuperare i circa 300 lavoratori – funzionari ombra – che da anni attendono un riconoscimento alla loro attività, spesso di mansioni superiori. Abbiamo riconosciuto al Ministro e al Capo di gabinetto, l’impegno contro il taglio dei fondi per il Ministero.
Le risposte del Ministro sono state alquanto generiche. Ha chiarito che conosce le perplessità delle OO.SS. sulla riforma chiarendo che ci saranno dei correttivi a quanto approvato dal precedente Ministro. Anche valutando i suggerimenti e le proposte inviate dalle OO.SS. Ha chiarito di conoscere le richieste delle parti sindacali e che si attiverà per cercare delle risposte, per esempio intervenendo sul tema della formazione, magari rivedendo il ruolo della Scuola della Pubblica Amministrazione. Ha in realtà chiesto tempo per conoscere e valutare I vari problemi. Ha infine garantito il dialogo costante e di misurare le ambizioni sulla base delle possibilità concrete.
CANDIDATEVI NELLE NOSTRE LISTE PER IL RINNOVO DELLE RSU ANCHE COME INDIPENDENTI!!!
ADERITE ALL’USB P.I. INSIEME SIAMO PIU’FORTI