LO "SCANDOLO" DELLE APERTURE SERALI AL COLOSSEO NO AI PRIVATI AL COLOSSEO!

Roma -

LO “SCANDOLO” DELLE APERTURE SERALI AL COLOSSEO

 

NO AI PRIVATI AL COLOSSEO!

 

 

Oggi, ancora una volta è stata rinviata la decisione sulle aperture serali della nostra Soprintendenza. Il Soprintendente ci ha confermato che il Ministero, comprese le OO. SS. Cgil, Cisl, Uil, firmatarie dell'accordo nazionale sulle aperture serali, aggiungiamo noi, hanno fatto pressioni per aprire comunque il Colosseo.

 

Le proposte dell’Amministrazione, tenuto conto delle 67 unità di adesioni volontarie, di cui nessuna da parte del personale dell'Anfiteatro sono: aprire il Colosseo il primo venerdì; poi una delle sedi del Museo Nazionale Romano; poi ancora il Colosseo; poi ancora un’altra sede del Museo Nazionale Romano, con quest’alternanza fino al mese di dicembre.

Questo vuol significare che tutti i lavoratori che hanno dato la propria adesione dovranno garantire la loro presenza per tutte le aperture previste e in tutti i siti della soprintendenza, in rispetto della normativa vigente, senza superare il limite massimo di 12 ore giornaliere.

La Crypta Balbi è stata inserita su proposta della O. S Cigl, nonostante non ci siano le adesioni delle lavoratrici/tori del sito.

La RSU a maggioranza (4 su 6 presenti) ha aderito alla proposta dell’Amministrazione, la Cisl inizialmente ha condiviso la proposta e in seguito ha dichiarato che: il Colosseo deve essere aperto tutti i venerdì, quindi ha chiesto ed ottenuto il rinvio della trattativa a giovedì 3 luglio.

La Cgil e la Uil hanno aderito alla richiesta della Cisl.

 

USB P. I. MiBACT ha denunciato lo scandalo dell’accordo nazionale sulle aperture serali che per permettere l’apertura del Colosseo, ha eliminato il limite di 1/3 di personale interno, creando un pericoloso precedente, dimostrando che la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del Colosseo NON è prioritaria. Tutto ciò per fare un’apertura di facciata “ordinata” dal Ministro, quando il RSPP della Soprintendenza ha ribadito l’impossibilità di aprire il sito per problemi di sicurezza, sia per i lavoratori che per i visitatori, contingentando le entrate. Abbiamo ribadito a tutte le OO.SS. presenti alla riunione che, per l'ennesima volta, NON hanno voluto rispettare la volontà dei lavoratori che AUTONOMAMENTE hanno deciso di NON ADERIRE al progetto.

 

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