L'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro sotto sfratto e in dismissione
In allegato la lettera
Ai Rappresentanti Nazionali delle OO.SS. CGIL CISL UIL RdB/CUB
L’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, istituzione che ha fatto, sia a livello nazionale che internazionale, la storia del restauro scientifico, verrà ormai a giorni sfrattato dalla sua sede storica di P.zza S Francesco di Paola che occupa dal 1939, anno della sua fondazione ad opera di Cesare Brandi.
L’immobile è di proprietà dei Frati Minimi e la vicenda dello sfratto inizia nel 2001 ed oggi vede la sua conclusione nel peggiore dei modi soprattutto per le ricadute negative su questa istituzione.
A fronte di questo stato di cose i referenti, a livello di Ministero e a livello politico che si sono succeduti, non hanno dato nessuna risposta concreta proponendo negli anni varie soluzioni logistiche che però non si sono mai concretamente realizzate.
Il giorno 12 gennaio 2010 l’attuale Direttore che ha ereditato una tale situazione, ha comunicato l’imminenza dello sfratto esecutivo che diventa emergenza se si considera che non sono stati individuati locali per la collocazione definitiva degli uffici dei servizi e dei laboratori scientifici; si paventa quindi una totale frammentazione fisica di questo istituto che porterà inevitabilmente ad una totale impossibilità di ottemperare ai compiti istituzionali propri e determinerà inadeguati livelli di tutela delle condizioni lavorative del personale dipendente; una tale situazione sembra configurarsi come l’anticamera di una dismissione strisciante di questa istituzione.
I lavoratori di questo istituto non intendono subire passivamente questo stato di cose pertanto le rappresentanze sindacali e le OO.SS d’istituto chiedono al Segretario Generale un incontro di contrattazione al fine di trovare delle soluzioni definitive al problema di una sede che ridia dignità a questa Istituzione ed a coloro che da moltissimi anni vi prestano la propria opera rendendo un servigio alla collettività attraverso la conservazione del patrimonio culturale che va ricordato è patrimonio di tutti.
Per quanto detto si richiede ai Rappresentanti Nazionali delle OO.SS di intervenire e garantire il massimo impegno a sostegno di queste legittime e non più rinviabili richieste.
OO.SS. dell’ISCR: CGIL Giuseppe Fabretti, CISL Giorgio D’Ercoli, UIL Gianfranco Priori, RdB/CUB Santin Veniero
RSU ISCR: Patrizia Anselmi, Santin Veniero, Gianfranco Priori, Fabio Scala, Domenico Vessella, Patrizia Miracola, Corseto Fabio