LA RdB E I LAVORATORI DEI BENI CULTURALI RIFIUTANO "QUESTI" PROGETTI NAZIONALI
In allegato il volantino impaginato
La Rdbmbac ha partecipato alla trattativa sui due tavoli nazionali, per i quali Cgil e Cisl hanno richiesto il tavolo separato da Uil, Unsa, Flp. Durante la riunione l’Rdbmbac ha denunciato, ancora una volta, che l’accordo sui progetti nazionali, sottoscritto da Cgil, Cisl,Uil, è fortemente discriminatorio perché non prevede la partecipazione di tutti i lavoratori.
Tale discriminazione, è evidente soprattutto per quelle professionalità che svolgono le stesse mansioni, infatti scegliere un lavoratore, piuttosto che un altro, penalizzerebbe la professionalità individuale e il salario. Oltretutto per garantire l’efficienza dei servizi ordinari, anche a fronte di una forte carenza di personale, i lavoratori hanno subito un aumento dei carichi di lavoro e nessun riconoscimento professionale e tanto meno economico.
L’RdBmbac perciò, ha proposto che la somma di circa 12 milioni di euro, prevista per “questi” progetti nazionali deve essere ripartita tra tutti i lavoratori del ministero, anche attraverso vere attività locali, slegate da false meritocrazie, che aumentano solo clientelismo e divisione tra lavoratori. Nel rispetto della volontà della maggioranza delle assemblee dei lavoratori che si sono svolte sul territorio, che hanno rigettato l’accordo nazionale e dato mandato alle RSU e all’RdBmbac di sottoscrivere accordi locali che prevedono la partecipazione di tutti i lavoratori.
La RdBmbac ha continuato la propria battaglia anche sul tavolo nazionale e Cgil e Cisl hanno ritirato la firma dall’accodo sui progetti nazionali.
L’Amministrazione ha comunicato che venerdì sarà pubblicata la lista dei lavoratori precari che saranno stabilizzati.
Stabilizzazione che, come abbiamo ampiamente detto e scritto nei comunicati precedenti, non riguarderà tutti i lavoratori, bensì soltanto una parte, mentre la RdB ritiene che questi lavoratori debbano essere tutti stabilizzati senza se e senza ma.