L’INPS VUOLE LICENZIARE USB: CHIESTA LA TESTA DEI TRE DELEGATI NAZIONALI. RISPONDIAMO CON UNA GRANDE MOBILITAZIONE
L'INPS VUOLE LICENZIARE USB: CHIESTA LA TESTA DEI TRE DELEGATI NAZIONALI. RISPONDIAMO CON UNA GRANDE MOBILITAZIONE
Nazionale –, martedì, 04 settembre 2012
In allegato la comunicazione dellapertura del procedimento disciplinare e la nota del Direttore generale Su segnalazione del Capo del personale dellINPS è stato aperto un procedimento disciplinare verso i tre delegati nazionali dellUSB (Luigi Romagnoli, Vincenzo Campolo e Libero Ponticelli) con proposta di licenziamento senza preavviso. Il 12 settembre è prevista la discussione del procedimento.
Un attacco rabbioso e spropositato, che non ha precedenti allINPS, attuato con lo scopo di tagliare alla radice il dissenso e impedire a USB di continuare a denunciare le tante illegittimità, ultima quella che ha visto il Capo del personale dellINPS, lo stesso che ha sollecitato i procedimenti disciplinari, interpretare a proprio favore il Regolamento interno e autorizzarsi un prestito di 155.000,00, superiore di ben 64.000,00 al massimo concedibile ad un dirigente generale.
Invece di licenziare il dirigente infedele, lINPS vorrebbe mandare a casa i delegati sindacali che hanno denunciato lillegittimità! Nel comunicato USB N. 50 del 31 luglio scorso era espresso con chiarezza un giudizio che, alla luce di quanto accaduto, appare inoppugnabile, riguardo una pubblica amministrazione che protegge in modo omertoso i livelli apicali della burocrazia mentre usa le maniere forti con i lavoratori delle aree professionali. Luso vessatorio del Codice disciplinare è provato dal procedimento contro i tre dirigenti sindacali dellUSB dellINPS.
Lattacco, quindi, è politico. La determinata opposizione di USB ai processi di riorganizzazione dellINPS, alle esternalizzazioni, alla privatizzazione dei servizi e allo smantellamento della previdenza pubblica, ha trovato un consenso sempre più diffuso tra i lavoratori che si è manifestato apertamente alle ultime elezioni RSU. Chi persegue disegni di privatizzazione delle funzioni svolte dalla pubblica amministrazione deve aver pensato che tagliando il male alla radice avrebbe indebolito la capacità di reazione dei lavoratori e lanciato un monito a tutti.
La risposta a questa aggressione deve essere ancora una volta forte e organizzata. E stato proclamato lo stato di agitazione ed esperito il tentativo di conciliazione per indire lo sciopero dei lavoratori dellINPS contro unamministrazione che nega i fondamentali diritti sindacali e dei lavoratori, non facendo nulla per risolvere i problemi che si trascinano da anni.
Esprimere concreta solidarietà e vicinanza ai tre delegati nazionali dellUSB, come sta già accadendo in queste ore, costruendo momenti di confronto e di lotta nelle sedi, è il modo migliore per cominciare a rispondere alle provocazioni dellamministrazione e a far crescere una mobilitazione generale. Mercoledì 12 settembre, in concomitanza con la discussione dei tre procedimenti disciplinari, la Confederazione Nazionale USB ha organizzato una manifestazione davanti alla direzione generale dellINPS, che coinvolgerà prevalentemente lavoratori e delegati sindacali del Lazio, rinviando alla giornata in cui sarà indetto lo sciopero lorganizzazione di una manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dellINPS.