FATTI E MISFATTI AI BENI CULTURALI: PARTONO LA PRIVATIZZAZIONE E LA SVENDITA DEL PATRIMONIO CULTURALE PUBBLICO
FATTI E MISFATTI AI BENI CULTURALI: PARTONO LA
PRIVATIZZAZIONE E LA SVENDITA DEL PATRIMONIO CULTURALE
PUBBLICO
Ieri, durante l’incontro delle OO.SS. con la delegazione del Ministero per i beni e
le attività culturali, si è discusso sul futuro del Ministero. Il Capo di Gabinetto
Dott. Nastasi ha presentato la nuova organizzazione della Società Ales S.p.A. Il
Direttore generale per la valorizzazione Dott. Resca ha confermato lo stato
“fallimentare“ di questa società, che ha una gestione economica in rosso
superiore ai 500.000 euro per il bilancio del 2010, e ha chiuso l’anno 2009 con
un deficit di circa 1 milione di euro. Gli interventi dei rappresentanti
dell’Amministrazione e della Società Ales hanno confermato il disastro
finanziario in cui versa la società. Nonostante lo sfascio dichiarato, il Capo di
Gabinetto ha cercato di rassicurare le OO.SS. sul futuro e sul risanamento della
S.p.A. L’Rdb/USBMBAC ha espresso preoccupazione ed indignazione, ricordando
ai presenti, di aver ripetutamente denunciato, sin dal novembre 2008, lo
smantellamento e la svendita dei beni culturali. Ricorda inoltre di aver già
chiesto allo stesso Capo di Gabinetto, durante una riunione, di attivare tutte le
procedure previste dalla normativa per individuare le responsabilità del debito.
Aveva proposto di reinternalizzare i servizi e assumere i lavoratori, anzichè
continuare a finanziare con denaro pubblico società costituite con logiche di
lottizzazione politica. L’amministrazione invece ha istituito un nuovo modello di
“autofinanziamento”, costituendo S.p.A. pubbliche che dovrebbero valorizzare il
patrimonio culturale del Ministero. Una nuova filosofia, quella delle Società per
Azioni, che senza alcun controllo parlamentare, gestiscono parte del patrimonio
dello Stato per fare cassa e risanare i bilanci delle società stesse. La nuova
società gestirà musei, aree archeologiche, biglietterie, servizi di ristoro, marchio
e diritti d’immagine, comunicazione, pubblicità, ricerche e consulenze. Potrà
compiere operazioni commerciali, finanziarie e fare manutenzione di impianti e
“sorvegliante” della Ales è stato designato il Dott. Resca, che ha già come
incarichi: commissario del Polo museale milanese e “direttore d’orchestra” dei
lavori (che ammontano a 50 milioni di euro con relativi emolumenti); super
visore del Maxxi; gestore dei fondi (circa 100 milioni di euro) dell’Arcus S.p.A.
, società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, forniti dal
nostro Ministero e da quello delle Infrastrutture: in totale circa 200 milioni di
euro da investire per musei e spettacoli. Tutto è nelle mani della Ales Beni
Culturali S.p.A., sulla falsariga della Protezione Civile S.p.A. bloccata in extremis,
pronta per intercettare "in deroga" anche i due miliardi e mezzo di euro di fondi
europei per i beni e il turismo culturale. Il Capo di Gabinetto ha ribadito che
attraverso un altro Dpcm si arriverà al 100% per gli ex ATM e confermato che ci
sarà il taglio del 10% agli organici del Ministero.
Roma 01/07/2010