ELEZIONI RSU:
HANNO ISTITUITO LE CLASSI SALARIALI, ANNULLATA LA PROFESSIONALITA' ORA PROVANO A TOGLIERCI LA DIGNITA' CHIEDENDOCI IL VOTO
ELEZIONI RSU: HANNO ISTITUITO LE CLASSI SALARIALI,
ANNULLATA LA PROFESSIONALITA'
ORA PROVANO A TOGLIERCI LA DIGNITA' CHIEDENDOCI IL VOTO
Le OO.SS. del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ad esclusione dell'USB, con la sottoscrizione del C.C.I.M, 21 ottobre 2009 e degli innumerevoli accordi, discriminatori e corporativi, hanno sempre applicata la politica di divisione tra i lavoratori, attraverso i fallimentari processi dI riqualificazione, le progressioni economiche all’interno delle aree, solo per 1/3 del personale, e tra le aree, solo per 1.200 dipendenti. I lavoratori stanno subendo sulla propria pelle i ritardi di circa dieci anni dei scellerati percorsi di riqualificazione, che hanno creato confusione, differenze professionali e salariali tra di loro e un numero limitato di “riqualificati”. Bastava riconoscere almeno un livello economico superiore a tutti i lavoratori. Hanno introdotto la “meritocrazia” attraverso le classi retributive pari o superiori al 20%, previste anche dal decreto Brunetta, nell'accordo nazionale del 14 aprile 2010 sui progetti locali.
L'accordo sui nuovi profili professionali, che noi come USB non abbiamo sottoscritto, non ha previsto alcun riconoscimento del mansionismo e della professionalità acquisita, anzi ha confermato una maggiore flessibilità del personale.
Le parti che hanno sottoscritto quell'accordo, per far fronte al mancato ricambio generazionale e al necessario aumento del personale, hanno individuato profili professionali che prevedono forme di flessibilità e formulazioni più ampie (mansionismo d’area), che tengono conto esclusivamente delle esigenze dell'Amministrazione e non delle aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici dei beni culturali. Infatti nessuna risposta concreta è stata data a quei lavoratori e lavoratrici che sono rimasti completamente esclusi da qualsiasi ipotesi di passaggio al livello superiore, a quelli che pur svolgendo sostanzialmente le stesse funzioni percepiscono una diversa retribuzione, a coloro che sono risultati idonei nei percorsi di riqualificazione che non saranno più inquadrati, e a quelli che sono risultati non idonei, che comunque continuano a svolgere mansioni superiori e garantiscono la funzionalità degli istituti. Questi, infatti non avranno alcun riconoscimento economico e professionale ma solo una selvaggia flessibilità delle mansioni. Per questo e non solo......
SCEGLI DA CHE PARTE STARE
Le elezione delle RSU rappresentano quindi una grande opportunità per i lavoratori di scegliere, attraverso il loro voto, da che parte stare. Non è più tempo di indecisioni o tentennamenti: da una parte ci sono cisl, uil, ugl, cgil e sindacati autonomi, che con le loro politiche concertative e con la firma di accordi capestro hanno contribuito a determinare, anche attraverso la complicità più o meno evidente con l'Amministrazione, questo stato di cose, e dall'altra c'è chi, come USB, si è sempre opposta, alle politiche d'attacco al Salario, ai Diritti e alla Dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dei Beni Culturali. Senza esitazione, senza trasformare la contrattazione sindacale in concertazione, complicità o cogestione.
CAMBIAMO IL PRESENTE CONQUISTIAMO IL FUTURO
VOTA LISTE USB P.I.