contratto integrativo... non c'è la firma delle RdB. Ecco perchè! (contiene testo del contratto)

Roma -

L’RdB ha espresso in primo luogo forti preoccupazioni in merito alle privatizzazioni e esternalizzazioni di servizi e attività che il Ministero sta portando avanti in relazione alla gestione del patrimonio culturale pubblico.

Infatti, risulta che l’accordo Rutelli – Bassolino prevede di affidare la gestione di alcuni musei e siti archeologici della regione Campania ad una società privata.

Inoltre, l’RdB non ha sottoscritto il CCIM perché non sono accettate le sue proposte:

  •   CONTRATTO DI FORNITURA DI LAVORO TEMPORANEO  -  l’art. 40 del CCIM non è stato soppresso, pertanto ricorrere a contratti di lavoro temporaneo significa continuare a  produrre ulteriori rapporti di lavoro precario.
  • ORDINAMENTO PROFESSIONALE – non è stato previsto un riconoscimento generalizzato di una posizione economica superiore in riferimento alla profesionalità acquisita dai lavoratori, attraverso l’espletamento di mansioni superiori che hanno permesso all’Amministrazione di garantire l’efficienza del servizio. E’ stato invece riproposto che i passaggi dentro le aree, perciò l’inquadramento professionale dei lavoratori, saranno ancora finanziati con i fondi del salario accessorio “FUA” e attraverso prove selettive.
  • RELAZIONI SINDACALI – non prevedono una garanzia dei diritti sindacali e tantomeno un rafforzamento dei poteri sindacali delle RSU, che sono la libera e diretta espressione dei lavoratori.
  • REFERENDUM – non è prevista la consultazione referendaria del CCIM e degli accordi sindacali.
  • 14a MENSILITA’ – non è stata istituita la 14a mensilità come riconoscimento dell’aumento di produttività e come garanzia di salario alle lavoratrici e  ai lavoratori del MBAC a parziale recupero della perdita del potere di acquisto eroso nel corso degli anni.