CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DEI BENI CULTURALI CONTRO LO SMANTELLAMENTO DEL PATRIMONIO CULTURALE PUBBLICO
In allegato il comunicato
Ieri, 8 febbraio 2010 davanti al Ministero in via del Collegio Romano si è svolto un sit-in, per ribadire che l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro non si tocca ed ha visto una grande partecipazione di lavoratori ed ex studenti della scuola di Restauro dell’ISCR.
Hanno partecipato alla mobilitazione anche i lavoratori di altri istituti dei Beni culturali a riprova della importanza della posta in gioco che non riguarda solo l’ISCR. Infatti la volontà politica di questo governo è quella di smantellare e privatizzare il Ministero per i beni e le attività culturali e sembra imminente la costituzione della Beni Culturali SPA che prevede di fare cassa con la vendita del patrimonio culturale pubblico. Questa operazione mira anche ad una riduzione dei diritti dei lavoratori del settore rendendo sempre più precario il rapporto di lavoro.
Nella stessa giornata all’interno del Ministero si è svolta la contrattazione decentrata, concordata durante l’incontro sindacale del 27 gennaio u.s. tra la RSU ISCR , le OO.SS. CGIL, CISL, UIL, RdB/PI e il Segretario Generale Prof Giuseppe Proietti , sulla futura collocazione e il ruolo dell’ISCR, per nulla scontato, considerato come l’Amministrazione si sta muovendo su questo terreno.
Durante la riunione di contrattazione è stata consegnata al Direttore Generale del personale Arch. A. Recchia, la dichiarazione di impegno a firma del Segretario Generale prof. Giuseppe Proietti concordata nell’incontro del 27 gennaio.
Abbiamo immediatamente denunciato che la dichiarazione non era conforme a quanto stabilito dalle parti, infatti era stata cancellata una richieste importante e un’altra era stata modificata:
· il mantenimento dell’attuale accesso dell’ISCR al S. Michele. Questo potrebbe causare uno “scioglimento” del servizio di guardiania ISCR, problematica spesso denunciata, con conseguente flessibilità del personale interno;
· previsione e non più assegnazione di finanziamenti.
L’Amministrazione con un atto unilaterale ha apportato modifiche al testo precedentemente concordato. Questo atteggiamento si configura come un comportamento irrispettoso e scorretto nei confronti dei lavoratori e delle parti sindacali.
Il Direttore Generale ha definito il sit- in una grave forzatura alla contrattazione.
L’RdB invece ha rivendicato la piena legittimità di tale azione come fondamentale diritto di protagonismo dei lavoratori di fronte allo smantellamento delle funzioni dell’ISCR.
L’RdB durante il confronto con l’Amministrazione, ha ancora una volta denunciato le gravissime responsabilità del Ministero che a livello Politico, non ha voluto risolvere il problema dello sfratto dell’Istituto e tantomeno restituire all’ ISCR i locali a suo tempo assegnati.
L’Amministrazione invece ha illustrato le nuove proposte che prevedono una frammentazione dell’istituto con nessuna garanzia per la funzionalità, la salubrità e la sicurezza per i lavoratori, soprattutto per quanto riguarda i laboratori scientifici. Tutto basato sulla provvisorietà e precarietà, con il risultato di creare un Istituto non più in grado di assolvere i compiti istituzionali.
L’ Rdb ha chiesto al Direttore Generale di adoperarsi per un incontro politico, in merito ad una proroga dello sfratto. Inoltre farà una ulteriore richiesta, alle Autorità competenti, per un incontro politico, non solo per un confronto sull’ISCR ma anche per tutti quegli istituti del Ministero che sono stati commissariati, con il pretesto dell’emergenza sicurezza e della protezione civile (Soprintendenza Archeologica di Roma ed Ostia, Pompei, Pinacoteca di Brera, Uffizi di Firenze).
La RSU e le OO.SS dell’ISCR presenti, hanno ribadito che la proposta dell’Amministrazione non ha preso in considerazione le richieste riportate nel documento dell’assemblea dei lavoratori del 3 febbraio, pertanto non c’erano le condizioni per sottoscrivere nessun accordo. In merito, le parti hanno aggiornato la contrattazione nazionale per il 18 febbraio alle ore 14. Alla riunione dovrebbero partecipare anche il Segretario Generale, il Direttore Regionale del Lazio, il Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea.
Prima della riunione di contrattazione del 18 febbraio, sarà indetta una assemblea dei lavoratori dell’ISCR.
RdB MBAC