COMUNICATO INCONTRO MINISTRO BRUNETTA!
Si è concluso alcuni minuti fa l’incontro con il Ministro Brunetta. In apertura ha letto un testo scritto che si è impegnato ad inviarci, in cui sostanzialmente si afferma che: si apre la stagione contrattuale e saremo a breve convocati per il CCNQ sui comparti di contrattazione con un nuovo atto di indirizzo rispetto a quello emanato dalla Dadone; nel contempo si sta preparando l’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali ed è stato chiesto ai comitati di settore degli altri comparti di fare altrettanto; è prevista una tempistica molto ristretta che consenta di aprire la stagione contrattuale entro il mese di aprile;le risorse stanziate sono le stesse lasciate dal governo precedente ed ammontano a 6, 8 miliardi ( contro i 5,4 della tornata precedente) per aumenti pari al 4,07% che corrispondono a 107 Euro ovviamente medi e lordi.
Letto questo documento si è aperto il giro di tavolo con pochissimo tempo a disposizione. Nei nostri due interventi di carattere confederale e di categoria, come in parte anticipato nel comunicato fatto girare questa mattina, abbiamo evidenziato che il metodo adottato attraverso la sigla del patto ha violato palesemente le regole democratiche della rappresentanza e chiesto di riparare ai danni fatti con 20 anni di smantellamento della PA. Abbiamo poi posto alcune questioni concrete: comparti di contrattazione, 500.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato, svecchiamento della PA senza penalizzazioni, reinternalizzazione di servizi e lavoratori, stabilizzazione dei precari. Abbiamo chiesto un accordo quadro sullo smart working, e garanzie sul diritto di sciopero. Abbiamo ribadito che la digitalizzazione della PA deve essere accompagnata dalla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Come PI siamo entrati più nel merito delle questioni di categoria chiedendo: la riappropriazione dell’organizzazione del lavoro come materia di contrattazione, l’abolizione della tassa sulla malattia, il superamento della valutazione individuale e la sospensione della stessa per gli anni 2020-2021.
Sulle questioni più strettamente contrattuali abbiamo chiesto maggiori risorse, paletti nella regolamentazione dello smart working che impediscano lo sconfinamento dei tempi di lavoro nei tempi di vita e il risarcimento dei costi a carico dei lavoratori attraverso l’utilizzo dei risparmi realizzati dalle Amministrazioni. Abbiamo centrato l’attenzione sulla necessità di arrivare a nuovi ordinamenti professionali capaci di valorizzare le professionalità acquisite negli anni anche attraverso l’eliminazione degli impedimenti normativi legati al titolo di studio.
Il ministro ha chiuso dicendo che è sua intenzione chiudere prima i contratti e poi avviare le riforme ed ha annunciato un turn over del 110-120%. Infine ha concluso dicendo che il Patto siglato con cgil cisl e uil è disponibile per la firma di tutti!!!
Roma, 12 marzo 2021
USB PUBBLICO IMPIEGO