COMUNICATO AI LAVORATORI DELLA SOPRINTENDENZA per i BENI STORICI ARTISTICI ED ANTROPOLOGICI DI MODENA e RISPOSTA ALLA LETTERA-MAIL DELLA SINDACALISTA CISL

Modena -

COMUNICATO AI LAVORATORI DELLA SOPRINTENDENZA per i BENI STORICI ARTISTICI ED ANTROPOLOGICI DI MODENA e RISPOSTA ALLA LETTERA-MAIL DELLA SINDACALISTA CISL

 

L’USBMBAC esprime la propria indignazione e preoccupazione in merito alla Sua lettera che abusa del potere, oltretutto fuori luogo, di accusare la scrivente in relazione ad un presunto mancato rispetto delle regole di civiltà, democrazia sindacale e pluralismo. Il tutto riferito a “comportamenti” assunti durante la riunione del 16/06/2011.

 

Appare assai singolare leggere ciò che è apparso sulla mail indirizzata ad alcune lavoratrici e lavoratori della Soprintendenza in merito all’incontro informativo di cui sopra, tra l’Amministrazione, la RSU e le OO. SS.

 

E’ singolare che la nostra richiesta di chiarimenti, palesemente legittima, come conferma Ella nella sua nota, in relazione ai 48.208,00 euro di fondi residui dal 1998 al 2010, che il loro mancato utilizzo ha penalizzato il salario dei lavoratori e dimostrato che i vari Dirigenti non hanno saputo “investire” ed incentivare la produttività collettiva dei lavoratori stessi, venga configurata come un atteggiamento arrogante.

 

E’ singolare che Ella rimanga sconvolta che i rappresentanti sindacali USB/MBAC abbiamo dichiarato che: l’Amministrazione ha disatteso il CCIM e gli accordi sindacali nazionali, che prevedono espressamente che i residui dei fondi accreditati all’istituto confluiscono nel FUA di sede e debbono essere contrattati entro l’anno successivo.

 

E’ singolare che Ella “bacchetta” l’Amministrazione per aver dato l’informativa sui residui dei 12 anni precedenti, che ha permesso ai rappresentanti USB/MBAC di prendere “la palla al balzo” per contestare l’illegittimità.

 

E’ denigratorio, secondo Ella, che i rappresentanti sindacali USB/MBAC ricordano all’Amministrazione che è un diritto dell’ OO. SS. ricevere tutte le informazioni e lamentare, come già successo in passato, che la stessa Amministrazione non abbia provveduto ad inviare alla parte sindacale la documentazione relativa alle materie oggetto di contrattazione, come previsto dalla normativa vigente. Egr. Sindacalista, Ella tenta di far passare le nostre normali rivendicazioni sindacali e il richiamo continuo al rispetto della normativa vigente, come ”comportamenti”strafottenti, arroganti, denigratori e “distruttivi di tutto quello che sin qui si era fatto”. Questa è una dichiarazione diffamatoria, di cui se ne assume la responsabilità.

 

Non appare invece singolare, perlomeno non per la nostra O. S., che Ella non abbia condiviso il nostro NO sulla elargizione di premi, come li chiama l’Amministrazione, da destinare ad una sola categoria di lavoratori, perché tale scelta, secondo noi, senza un criterio obbiettivo, potrebbe collocare automaticamente tale personale nella “famosa” fascia di merito del 25% prevista dalla legge 150/2009, decreto Brunetta, penalizzando la stragrande maggioranza dei lavoratori.

 

Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, che per essere Rappresentanti Sindacali dell’USB bisogna avere qualcosa di particolare nel proprio DNA, che generalmente ti porta la natura, la militanza e l’impegno a tutelare i DIRITTI, il SALARIO e la DIGNITA’ delle LAVORATRICI e dei LAVORATORI. A differenza dei vostri brevetti sindacali spesso di colore GIALLO. Che omologano quasi tutti i vostri sindacalisti come collaboratori e fiancheggiatori di coloro che vogliono la devastazione della Pubblica Amministrazione e le classi sociali tra i lavoratori.

 

Noi abbiamo scelto da sempre da che parte stare e non siamo disposti a subire condizionamenti e diffamazioni e continueremo a fare sindacato esclusivamente nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

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Non entriamo nel merito della discussione sul d.lgs.78/2010 perché il confronto è stato fatto fuori dal verbale, come l’Amministrazione giustamente ha confermato nella bozza, e non c’è stata da parte nostra alcuna dichiarazione di “minaccia”o d’impossibilità a pagare i residui del FUA di sede, per l’anno in corso.

Abbiamo solo informato i presenti che, la Funzione Pubblica e il MEF (Ministero economia e finanze), hanno bocciato gli accordi del 29 novembre 2010 e del 23 dicembre 2010 che prevedevano una progressione economica per l’anno 2011, per i lavoratori dei Beni culturali, perché le procedure di certificazione degli accordi, non sono state definite entro l’anno finanziario 2010. Tali accordi non sono stati sottoscritti dalla nostra O.S. a differenza della Sua CISL beni culturali, che demagogicamente ha sottoscritto anche l’ultimo accordo sulle progressioni economiche che Ella, con la Sua lettera conferma, comunicando ai lavoratori di “non alimentare false aspettative”. In merito, la nostra proposta era quella che gli importi residui dovevano essere distribuiti agli istituti centrali e periferici del Ministero per essere utilizzati entro la fine dell’anno 2010, attraverso accordi locali, per far crescere più possibile le retribuzioni di ogni lavoratore, come riconoscimento dell’aumento dei carichi di lavoro, della produttività collettiva e della valorizzazione delle competenze professionali. Visto che il trattamento economico complessivo previsto dal D. lgs. 78/2000, per i dipendenti pubblici relativamente al 2011 non poteva superare in ogni caso quello ordinariamente spettante per l’anno 2010.

 

 

NON SENTITE LE SIRENE STONATE

UNIAMO LE NOSTRE FORZE E LE NOSTRE IDEE PER DIFENDERE

I DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI