CHIARIMENTI E DELUCIDAZIONI PAGAMENTO INDENNITÀ DI TURNAZIONE PARTECIPAZIONE CORSI DI FORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA P.A. DIRETTIVA MINISTRO ZANGRILLO.

Roma -

Spett.le

Direzione Generale Organizzazione

Servizio II - Personale e relazioni sindacali

dott. Oreste CIRILLO

dg-or.servizio2.rs@cultura.gov.it

 

 

OGGETTO:      Chiarimenti e delucidazioni pagamento indennità di turnazione partecipazione corsi di formazione e valorizzazione della P.A. Direttiva Ministro Zangrillo.

 

 

La scrivente O.S. nella nota allegata a questa mail indirizzata al Capo di Gabinetto nonché ai Capi Dipartimenti e Direttori Generali  in cui ha ritenuto necessario fare una analisi e sintesi politico sindacale della direttiva ministeriale in oggetto, con la presente missiva, sollecitati anche dai lavoratori e  allo scopo di  evitare conflitti e contenziosi riguardo il legittimo pagamento dell’indennità di turnazione ritiene fondamentale avere riscontro immediato da parte di codesto servizio II sui criteri e modalità da considerare utili alla definizione della questione

La circolare di recepimento della DG Educazione, ricerca e istituti culturali n. 3 del 28 Gennaio 2025, ha fatto sì che gli istituti del MiC si siano attivati in questi mesi per far svolgere le 40 ore pro-capite di formazione ai propri dipendenti, poiché tale attività è stata inserita fra gli obiettivi per il raggiungimento del risultato per la performance dei dirigenti. Sono state introdotte anche due nuove causali per il sistema di gestione GEFAP (197-Formazione e 97-Servizio esterno per formazione) per poter conteggiare queste ore.

Risulta alla scrivente che in alcuni istituti non riconoscano al personale turnista, in particolare agli assistenti alla tutela, accoglienza e vigilanza, l’indennità di turnazione per le ore svolte con i nuovi codici per la formazione. Risulta anche che In alcuni casi la stessa problematica si si presentata anche riguardo alla formazione obbligatoria per la sicurezza (primo soccorso, antincendio, RLS ecc). Questa O S ritiene che si tratti di una errata interpretazione, per tale motivo chiede un intervento chiarificatore.

L'indennità di turnazione, calcolata su base oraria, è sì corrisposta per i soli periodi di effettiva prestazione del servizio (CCNL 2022-2024, art 20 comma 6) ma viene riconosciuta per il disagio relativo all'organizzazione del lavoro su turni, non è legata alla specificità delle operazioni svolte durante il servizio in tale maniera organizzato. Inoltre la formazione obbligatoria deve essere svolta durante l'orario di lavoro e, nella maggior parte dei casi nel proprio posto di lavoro, ed è pertanto equiparata al servizio nel trattamento economico, si ritiene che ci sia un danno per tutti quei lavoratori che vedranno il proprio salario ridotto pur effettuando la prestazione nell’orario di lavoro oltretutto obbligati. Per queste ragioni si ritiene che al personale turnista debba essere riconosciuta l'indennità di turnazione anche per le ore svolte nella formazione.

Una direttiva con l'obiettivo di promuovere la formazione non può trasformarsi in una penalizzazione per quelle/qui lavoratrici/tori, che senza vedere minimamente modificata la tipologia dei propri orari si ritrovano con una perdità di una parte del proprio reddito per aver svolto dell'attività obbligatoria.

Confidando in una tempestivo pronunciamento di questo Ufficio, porgiamo cordiali saluti.

 

 

Roma, 3 Giugno 2025   

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   USB P.I. MiC

 

 

 

 

 

 

Ministero della Cultura

c.a.

Capo di Gabinetto

dott. ssa Valentina GEMIGNANI

gabinetto@cultura.gov.it

 

Capo Dipartimento DiAG- Dipartimento per l’amministrazione generale
 dott. Paolo D’ANGELI
diag@cultura.gov.it

 

Capo Dipartimento DiVA- Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale

dott.ssa Alfonsina RUSSO

diva@cultura.gov.it

 

Direttore Generale Organizzazione

dott.ssa Marina GIUSEPPONE

dg-or@cultura.gov.it
 

Direttore Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali

 dott. Andrea DE PASQUALE

dg-eric@cultura.gov.it
 

 

 

OGGETTO:       Direttiva del 14/01/2025 del Ministro per la Pubblica Amministrazione Sen. Paolo Zangrillo: Valorizzazione delle persone e produzione di valore pubblico attraverso la formazione. Principi, obiettivi e strumenti -                                    Circ. 3 del 28/01/2025 della DG-ERIC - Circ. 34 del 18/03/2025 della DG-OR Servizio II: Inserimento giustificativo “formazione” e “servizio esterno per formazione” Europa-Web

Spett.li

Capo di Gabinetto,

Capi Dipartimento e Direttori Generali

Con la presente la USB PI MiC prende atto della Direttiva e delle comunicazioni in oggetto ma reputa necessario porre alla Vs attenzione le condizioni lavorative dei dipendenti del Ministero della Cultura, che rendono le stesse praticamente inapplicabili.

Intanto ribadiamo per l’ennesima volta che l’enorme carenza di personale in cui vertono gli istituti del Ministero della Cultura costringe già tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori, assistenti amministrativi e funzionari delle varie sedi italiane, a svolgere anche ore di straordinario, non tutte retribuite, per assolvere al solo lavoro ordinario, pertanto diventa difficoltosa se non irrealizzabile la fruizione di 40 ore annue di formazione pro capite, senza alcuna programmazione preventiva annuale.

La situazione diventa ancora più gravosa per gli assistenti al servizio per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali dei nostri luoghi della cultura, dove gli orari di apertura al pubblico non sono proporzionati al numero effettivo di personale in servizio, dove non esistono sufficienti postazioni per poter seguire i corsi e nemmeno un’efficiente  programmazione annuale delle ore formative per permettere e garantire a tutti i lavoratori di accedervi a prescindere dalle aperture museali.

Secondo la Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione il mancato raggiungimento degli obiettivi formativi (40 ore/dipendente) andrebbe ad incidere sulla valutazione di performance dei dirigenti, determinando tagli ai loro incentivi economici e rischi disciplinari.

Pertanto l’urgenza dei Dirigenti al raggiungimento della massima valutazione della propria performance sembrerebbe rendere obbligatorio questo obiettivo anche per tutti i lavoratori. Difatti la Circ. 34 del 18/03/2025 della Direzione Generale Organizzazione Servizio II con oggetto: “Inserimento giustificativo “formazione” e “servizio esterno per formazione” Europa-Web”, parla proprio di “obbligo formativo" per i dipendenti.

Il ministro Zangrillo però definisce la formazione per i dipendenti necessaria ma non obbligatoria; non è prevista nessuna sanzione per inadempienza ma comunque specifica che la partecipazione alla formazione incide sulla valutazione individuale e sulle progressioni orizzontali (fasce di merito), sottendendo un’eventuale valutazione della performance individuale negativa e una possibile futura esclusione da avanzamenti economici, Sic! Sic!: USB PI MiC considera tali ipotesi deprecabili!!

Le premesse della direttiva del Ministro sarebbero virtuose, mirando alla valorizzazione e alla crescita professionale di ogni singolo lavoratore, ma l’obiettivo è in realtà irraggiungibile e punitivo per il personale, soprattutto per coloro che per ragioni personali, familiari e di servizio già elencate sopra, siano impossibilitati a frequentare così tante ore di formazione. 

USB PI MiC ritiene che le 40 ore di formazione annue siano TROPPE e che queste non dovrebbero assolutamente incidere sulla valutazione delle prestazioni lavorative. Per questo e non solo, a nostro avviso, potrebbe risultare positivo già al raggiungimento di un obiettivo minimo di 20 ore annue.

Quindi riteniamo che la politica dovrebbe occuparsi urgentemente di programmare un massivo piano assunzionale che riesca a colmare definitivamente l’effettiva carenza di personale del Pubblico Impiego, essenziale per la ridistribuzione dei carichi di lavoro e per l’efficienza del servizio pubblico nazionale.

Inoltre, segnaliamo che la scrivente O.S. e i lavoratori del MiC, richiedono che venga posta particolare attenzione al livello qualitativo  dell’offerta formativa a loro disposizione e che vengano inclusi e promossi, nella “formazione istituzionale e autorizzata”, anche le opportunità formative con  corsi e aggiornamenti professionali che si svolgano su tematiche specifiche di settore, non vaghi e fumosi argomenti senza spessore o solo propagandistici, a cui tutto il personale possa accedere e che possa davvero costituire un supporto concreto e migliorativo all'attività lavorativa nel nostro Ministero. Un tema centrale è infatti la funzione che dovrebbe avere la formazione, ovvero quella di assicurare la crescita professionale, costruire un percorso di approfondimento utile in campo lavorativo aumentando le competenze specifiche, anche e soprattutto con l’organizzazione di lezioni in presenza, tenute da docenti capaci di confrontarsi su specifiche questioni lavorative e riconoscendo per intero il tempo di viaggio per i corsi fuori sede. La formazione deve essere coerente con il ruolo ricoperto all'interno della propria Amministrazione, perciò non è corretto escludere il personale da occasioni di formazione che rientrano nel proprio mansionario o che possano farlo migliorare sotto l’aspetto professionale ed economico.

Questo sindacato si auspica un interessamento politico del capo di Gabinetto, diretto al Ministro Giuli, affinché il Ministro della P.A. possa riconsiderare un ulteriore aggiornamento sui criteri e modalità della formazione. Parimenti, e nelle more dell’intervento richiesto, si invitano i Capi Dipartimento e Direttori Generali a diramare ulteriori celeri disposizioni che invitino i Dirigenti degli istituti periferici ad attuare un’efficace programmazione annuale delle ore formative e a predisporre postazioni sufficienti per permettere a tutti i dipendenti di poter fruire agevolmente dei corsi offerti per il raggiungimento dell’obiettivo individuale.

Infine, solo per un ordine cronologico, chiediamo di ricordare ai Dirigenti, Datori di Lavoro e Direttori non dirigenziali, di ritirare le diverse note con cui vogliono obbligare le lavoratrici ed i lavoratori dei loro istituti a svolgere corsi di formazione, minacciando addirittura sanzioni disciplinari e paradossalmente il mancato pagamento dell’indennità di turnazione durante la partecipazione al corso di formazione, di cui si chiedono rapidi chiarimenti.

Confidando in una Vs considerazione delle nostre segnalazioni, inviamo Cordiali Saluti.

 

Roma, 03/06/2025                                                                                  

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                USB PI MiC