BENI CULTURALI: RIFORMA "SCELLERATA" CHE DEVASTERA' IL PATRIMONIO CULTURALE, I DIRITTI DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI

Roma -

BENI CULTURALI: RIFORMA “SCELLERATA” CHE DEVASTERA' IL PATRIMONIO CULTURALE, I DIRITTI DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI

 

Ieri 1 ottobre all'incontro con il Capo di Gabinetto, l'USB ha denunciato, ancora una volta, l'attacco ai diritti dei lavoratori, alle prerogative sindacali e ai diritti dei cittadini che anche questo Governo, in continuità con i precedenti, sta portando avanti. Il Ministro Franceschini è tra i più solerti, e non a caso il DPCM che “riorganizza” il MiBACT sarà la prima vera “riforma-controriforma”del governo Renzi che detterà le linee guida, secondo le politiche della spending review, anche per gli altri Ministeri.

L’USB P. I. MiBACT, come sempre, è fuori dal coro unanime delle altre OO.SS. che condividono anche questa riforma e ritiene che il decreto emanato, comporterà ulteriori tagli al bilancio del Ministero; al personale dirigente e non dirigente; accorpamento delle Soprintendenze, Direzioni generali, Archivi e Biblioteche, per le quali sono previsti “poli bibliotecari” comprendenti le biblioteche operanti nel territorio comunale prevedendo che siano le due biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze a svolgere le funzioni; mobilità del personale; rafforzamento, attraverso la costituzione del segretariato regionale, delle funzioni di coordinamento delle Direzioni regionali, stazioni appaltanti per i lavori pubblici e fonti di “potere economico”; esternalizzazioni e privatizzazioni; mobilità coatta del personale; demansionamento del personale in esubero, anticamera del licenziamento; aumento del precariato; nessuna assunzione in pianta stabile; “assunzioni”solo a tempo determinato con contratti di lavoro atipici (formazione, tirocinio) senza diritti; assunzioni politiche esterne alla nostra amministrazione.

L’USB dopo aver denunciato ancora una volta lo stato economico comatoso di TUTTI gli Istituti del Ministero, a causa della mancanza di fondi anche per le attività ordinarie e istituzionali, in particolare delle Biblioteche e degli Archivi, ha rivendicato con forza che nei successivi Decreti Attuativi debbano essere previste: nuove risorse economiche; il fabbisogno delle unità di personale; il numero certo del personale in organico e in servizio suddiviso per aree e professionalità; mobilità, solo quella volontaria con l'opzione dei lavoratori delle Soprintendenze e Direzione generali soppresse e/o accorpate; passaggi orizzontali, immediata collocazione di tutte e tutti i dipendenti che abbiano maturato e svolto mansioni diverse dal proprio profilo professionale; comandati, inquadramento, rispettando le tabelle e le attività professionali svolte, di tutti i comandati presso la nostra Amministrazione compresi anche quei lavoratori che sono dovuti rientrare nei posti di lavoro di provenienza a cui NON è stato rinnovato il comando; cedolino unico, immediata modifica della legge, che non consente ai lavoratori di percepire i dovuti emolumenti entro il mese successivo alle prestazioni lavorative rese con ritardi quasi annuali; tutela, nessun programma per la tutela del patrimonio culturale è riportato sul DPCM per cui ribadiamo con forza la necessità di riconoscere a tutte quelle lavoratrici e lavoratori d’indiscussa professionalità tecnico-scientifica, risultati idonei al concorso per la riqualificazione dalla II area all’ex posizione economica C1 l’inquadramento alla III area, carente di tale personale. A tale proposito il Ministro aveva preso precedentemente un impegno per “sanare” il mansionismo a cui sono ancora sottoposti i nostri colleghi che continuano a svolgere attività e mansioni superiori alle proprie, senza alcun riconoscimento giuridico e tantomeno economico che NON viene riconosciuto neanche ai vincitori del concorso di cui sopra. Esternalizzazioni, oltre che a ribadire il nostro NO alle esternalizzazioni e privatizzazioni e chiedere l'immediata reinternalizzazione dei servizi e funzioni e l'assunzione di tutti i lavoratori e lavoratrici delle società, il Capo di Gabinetto ci aveva annunciato l’avvio di uno studio sulle esternalizzazioni in particolare dei servizi aggiuntivi, dopo la nostra richiesta durante l'incontro precedente. A tutt’oggi non abbiamo avuto alcun riscontro, ma il Ministro, dal canto suo, partecipa a inaugurazioni di mostre ed eventi etc. etc. organizzate dalle società concessionarie, senza preoccuparsi delle precarie condizioni lavorative degli operatori e operatrici che spesso sono “obbligati” a svolgere contestualmente varie attività professionali: biglietterie, bookshop, librerie, guardaroba, etc. senza avere neanche il tempo necessario per i bisogni fisiologici. L'USB spesso ha denunciato con comunicati sindacali e con lettere inviate ai vari referenti politici e amministrativi del Ministero che alcune società concessionarie, in particolare Cooperative, non rispettano i diritti garantiti dallo statuto dei lavoratori e dai CCNL.

 

L'USB ha indetto per il 24 Ottobre lo Sciopero Generale

contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi

che provocano disoccupazione e precarietà; contro il Jobs Act;

contro l'abolizione dell'articolo 18;

contro le altre misure per il mercato del lavoro;

contro il blocco dei contratti nel pubblico impiego.