BENI CULTURALI: MILANO; 2 ORE DI SCIOPERO NEI MUSEI PUBBLICI

Milano -

MILANO - Domani a Milano chiuderanno dalle 13 alle 15 Pinacoteca di Brera, Cenacolo Vinciano, Biblioteca Nazionale Braidense, Archivio di Stato, Mediateca di Santa Teresa e tutte le Soprintendenze. Lo annunciano con una nota le organizzazioni sindacali Uil-Cgil-Rdb-Unsa, chiedendo un tavolo di confronto con il Governo. L' agitazione sindacale - spiega la nota - e' indetta per portare all'evidenza pubblica ''la grave situazione dei Beni Culturali della Lombardia, dove i tagli alle risorse determinati dalle Finanziarie, dai vari decreti taglia-spese e della carenza di personale, causano da tempo la paralisi dell'attivita' di salvaguardia, tutela e gestione dei beni culturali, ma soprattutto riducono i servizi aperti al pubblico''. Secondo i sindacati, infatti, alla cronica mancanza di risorse economiche - che consentivano appena di mantenere una serie di servizi offerti all'utenza - si e' passati nell'arco di pochissimo tempo ''a dei tagli di grave consistenza (l'ultimo, il 43% di un budget gia' decurtato nell'anno 2005 del 40%) che rendono risibile qualsiasi tentativo di continuare a sostenere una serie di attivita'. Si combatte - aggiunge la nota - contro tagli assurdi ed iniqui che mettono a rischio persino il pagamento delle utenze, quali spese telefoniche, forniture elettriche, idriche, manutenzioni ordinarie e straordinarie; lavori di adeguamento ai sensi della 626/94; per non parlare poi di spese per la sostituzione e l'ammodernamento, almeno degli arredi museali o dei locali aperti al pubblico''. Sulle risorse umane il discorso e' ancora piu' grave: ''In tutti i settori - affermano i sindacati - la mancanza di personale si fa sentire in modo urgente: la Finanziaria 2006 prevede un taglio degli organici del 5%. Per il Ministero significa, a livello nazionale, la perdita di ulteriori 2000 unita'. Grave e' la carenza dell'organico in Lombardia, ormai ridotto alla meta' di quanto previsto dalle piante organiche e che garantisce i servizi al pubblico a Brera, al Cenacolo, utilizzando lavoratori precari, ormai dal 1999''. E ancora la nota precisa che ''i precari corrispondono al 50% del personale a loro andrebbero affiancati, stando agli attuali organici, il 30% degli attuali addetti''. Secondo i sindacati, ad aggravare la situazione della Lombardia ''contribuisce la poco lungimirante gestione del personale da parte del Direttore regionale della Lombardia che, nonostante la possibilita' di acquisire personale da altri Ministeri, ignora l'emergenza maggiore e apre cosi' la strada alla forzata dismissione del servizio pubblico''. Le organizzazioni sindacali affermano ancora di essere ''preoccupate dai tagli proposti dal Governo Prodi'', a cui chiedono di ''aprire urgentemente un tavolo di confronto''.