BENI CULTURALI: I SINDACATI "CONCERTATIVI" E "CONSENZIENTI" HANNO SVENDUTO SALARIO E DIRITTI

Roma -

BENI CULTURALI: I SINDACATI “CONCERTATIVI” E “CONSENZIENTI” HANNO SVENDUTO SALARIO E DIRITTI

L’Amministrazione e tutte le OO.SS., ad esclusione di USB, hanno firmato gli accordi riguardo l’apertura degli istituti e luoghi della cultura nelle giornate del 1° e del 18 maggio 2013, “Notte dei Musei”.

 I due progetti saranno finanziati con i fondi del FUA, fondo unico di Amministrazione, soldi di tutti i lavoratori, e non con il capitolo 1321, fondi a disposizione del Ministero per la valorizzazione del patrimonio culturale. Le quote di denaro utilizzate per i due progetti di apertura straordinaria erano destinate, come da dichiarazione tra le parti, per la contrattazione locale anno 2013.

USB evidenzia che NON esiste alcun accordo tra l’Amministrazione e le OO.SS. in merito al recupero, attraverso le quote del capitolo 1321, degli importi residui FUA 2012, utilizzati per i progetti. In proposito si rappresenta la dichiarazione del Direttore generale Dott. Guarany, allegata alla circolare ministeriale, la quale mostra con molta chiarezza che tutte le risorse del cap. 1321 saranno impegnate, rispettando la programmazione fatta nel corso dell’anno 2012.

Pertanto il FUA dei lavoratori del 2013 subirà una ulteriore decurtazione e quei fondi, utilizzati per tali progetti, andranno nelle tasche solo di una parte dei lavoratori dei Beni Culturali. Infatti sono esclusi coloro che prestano servizio presso le Biblioteche, gli Archivi, gli Istituti Centrali, le Direzioni Generali e Regionali.

L’ipotesi di accordo che hanno sottoscritto le parti sopra citate in data odierna, non garantisce il diritto sindacale alla contrattazione decentrata locale.

Pertanto abbiamo ribadito, ancora una volta, il nostro più totale rifiuto alla sottoscrizione degli accordi sui progetti straordinari e all’applicazione del decreto Brunetta, continuando la nostra battaglia, anche legale, contro il decreto che penalizza e discrimina il salario, i diritti e la dignità dei lavoratori del nostro Ministero.

E' stato un nostro punto fermo NON sottoscrivere la lettera unitaria con le altre OO.SS. perché sia la stessa lettera che gli accordi odierni non restituiscono la piena funzione alla contrattazione decentrata integrativa e il rifiuto totale della legge 150/2009.

Le lavoratrici e i lavoratori sono ancora in attesa di ricevere il pagamento degli arretrati del salario accessorio, che ormai è diventato una quota della retribuzione importante per le loro famiglie, a rischio soglia di "povertà".

Siamo convinti che bisogna alzare il livello del conflitto, per questo riteniamo che i sindacati firmatari degli accordi hanno buttato via una opportunità per sbloccare i fondi necessari per pagare gli arretrati e definire la questione dei buoni pasto.

“Ma quali progetti e aperture straordinarie se a tutt’oggi gli istituti non riescono a garantire le aperture e le attività istituzionali ordinarie dei luoghi culturali!”

 VIENI DALLA PARTE GIUSTA QUELLA DEL CONFLITTO SINDACALE ED INDIPENDENTE