BENI CULTURALI E TURISMO: RIPRENDIAMOCI LA DEMOCRAZIA!! IL MINISTRO FRANCESCHINI RIDUCE ANCORA GLI SPAZI DI DEMOCRAZIA E CONFRONTO. NESSUNA MODIFICA ED INTEGRAZIONE AL DPCM DI RIFORMA-CONTRORIFORMA DEL MINISTERO E AL D. M. SULL'ARTICOLAZIONE DEGLI UFFIC
BENI CULTURALI E TURISMO: RIPRENDIAMOCI LA DEMOCRAZIA!! IL MINISTRO FRANCESCHINI RIDUCE ANCORA GLI SPAZI DI DEMOCRAZIA E CONFRONTO. NESSUNA MODIFICA ED INTEGRAZIONE AL DPCM DI RIFORMA-CONTRORIFORMA DEL MINISTERO E AL D. M. SULL’ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI DIRIGENZIALI NON GENERALI. DAL 1 GENNAIO 2015 LA RIFORMA SARA’ IN VIGORE.
Stralcio del nostro intervento all’incontro con il Ministro e comunicato ai lavoratori
Blocco dei contratti pubblici, ulteriore tagli e un pesante attacco ai servizi sociali: sanità, scuola, asili nido, attacco sulla fruizione pubblica del patrimonio culturale, taglio ulteriore sul bilancio dei beni culturali, piano di razionalizzazione degli spazi, luoghi, di personale, mobilità coatta, rischio del posto di lavoro, nessuna assunzione, nessuna programmazione di assunzioni stabili e vere: ci state togliendo anche la dignità! E ci venite a chiedere: con questi numeri bisogna garantire anche l’efficienza dei servizi del ministero! Ma veramente ci sarebbe da usare aggettivi e verbi fuori da questo tavolo! Veramente ci sarebbe da dirle queste cose!
Inoltre lei viene qui a dire che il DPCM dovrà comunque partire dal 1 gennaio, ma che stiamo facendo? Ma qual è il senso di stare su questo tavolo e confrontarci e discutere? Noi l’abbiamo già capito da molto tempo che c’è una volontà politica, l’altra volta lo abbiamo già detto con i rappresentanti dell’Amministrazione, una volontà politica “armata” di portare avanti certe destabilizzazioni, trasformazioni, privatizzazioni, esternalizzazioni, per cui qual è il livello a questo tavolo di democrazia rappresentativa vera? Ci togliete anche la possibilità di discutere e di parlare oltretutto! Perché l’attacco è anche sulle prerogative e sui diritti sindacali: arriverà anche il 730, il modello che proporrà il governo, per quale motivo? Per massacrare quelle organizzazioni sindacali che attraverso i servizi CAF tengono in piedi ancora un certo modello sindacale libero e democratico. Per cui anche da questo governo è arrivato un attacco frontale ai diritti generali dei cittadini e ai diritti generali dei lavoratori.
E’ ovvio, fatta questa premessa…. e anzi l’invito che le facciamo, cortesemente, usi la parola DEMOCRAZIA e la usi a largo raggio, perché dire che alcune organizzazione sindacali autonome, e noi le ricordiamo, per l’ennesima volta, che siamo l’Unione sindacale di base per cui la nostra organizzazione nulla ha a che vedere nell’ambito dei sindacati autonomi, ci mancherebbe altro, abbiamo una nostra collocazione precisa, specifica e oltretutto abbiamo un progetto sindacale conflittuale e fuori dalle collusioni politiche, fuori dai forti poteri sia economici che massonici. Pertanto, voglio dire, lei dovrebbe avere un rispetto generale di tutti i rappresentanti sindacali, dando a tutti le pari e le giuste opportunità, questo lei dovrebbe fare.
Perché se a Pompei, e parliamo dello specifico, l’organizzazione sindacale che rappresento: l’USB, insieme si, in quella fattispecie, ad alcune organizzazioni sindacali autonome anche ad una forte rappresentanza delle RSU e anche ad alcune rappresentanze dei confederali CGIL, CISL e UIL, riescono a tener chiuso un luogo di lavoro perché rivendicano i propri diritti e la propria dignità attraverso il diritto all’assemblea e allo sciopero sanciti, per fortuna, ancora dalla Carta Costituzione, dallo statuto dei lavoratori e ancora anche dalla legge 146 che lei vorrebbe rivedere, ed addirittura inserire musei, biblioteche e aree archeologiche all’interno dei servizi essenziali! Veramente delirante,questo ce lo permetta di dire, l’abbiamo già scritto, veramente delirante.
Io credo che la democrazia sia una cosa seria …
intervento di Franceschini …
è un problema suo e di FLP, io rappresento un’altra organizzazione sindacale, mi scusi e sul contraddittorio, sarei contento di poterlo fare con lei anche in diretta televisiva o nei luoghi di lavoro, dove lei viene poco e quando lo fa e si presenta con la sua delegazione e ovviamente non incontra i lavoratori.
intervento di Franceschini e perché questo cos’è un luogo di svago?
No, nei luoghi di lavoro, ho detto, mi scusi egregio ministro, no, no, questo è un luogo di confronto almeno io credo che dovrebbe essere.
Ma noi rimaniamo vincolati al nostro progetto sindacale che è quello di poter far cambiare le scelte di questo governo sia economiche che di investimenti in senso positivo e che il Mibact, secondo noi, può essere un mezzo di occupazione vera.
E allora se non c’è una volontà da parte della politica di riaprire un confronto vero attraverso la modifica di alcune leggi e allora non c’è quel senso di essere diversi da altri governi e Le dirò di più che la repressione che avete attivato attraverso il vostro ministro dell’interno è una repressione balorda e vergognosa. Volete cancellare quelle forze conflittuali, che applicano il conflitto vero come la nostra O.S., nella massima democrazia e nel rispetto delle parti, lo volete annullare attraverso la forza poliziesca.
Sullo specifico, quello che fa questo nuovo decreto, questo DPCM è a conoscenza di tutti, noi In l’avevamo già preannunciato il 1 ottobre: ulteriori tagli al bilancio del ministero, sembrerebbe di circa 20 milioni di euro per il funzionamento e la programmazione. In merito ci avevate garantito sia lei che il capo di gabinetto che c’era la volontà politica e anche la possibilità di far rimanere almeno gli attuali fondi a questo ministero, per questo siamo fortemente ancora più preoccupati. Pertanto necessita un impegno maggiore e una soluzione per quanto riguarda le problematiche di seguito riportate, che il DPCM comporterà: mobilità del personale; rafforzamento, attraverso la costituzione del segretariato regionale, delle funzioni di coordinamento delle Direzioni regionali, stazioni appaltanti per i lavori pubblici e fonti di “potere economico”; esternalizzazioni e privatizzazioni; mobilità coatta del personale; demansionamento del personale in esubero, anticamera del licenziamento; aumento del precariato; nessuna assunzione in pianta stabile; “assunzioni”solo a tempo determinato con contratti di lavoro atipici (formazione, tirocinio) senza diritti; assunzioni politiche esterne alla nostra amministrazione. La chicca finale, saranno i giovani del Servizio civile, senza garanzie e diritti, che andranno a sopperire le carenze di personale nelle biblioteche, archivi e nel settore delle arti.
Ribadiamo che nei Decreti Attuativi debbano essere previste: nuove risorse economiche; il fabbisogno delle unità di personale; il numero certo del personale in organico e in servizio suddiviso per aree e professionalità; mobilità, solo quella volontaria con l'opzione dei lavoratori delle Soprintendenze e Direzione generali soppresse e/o accorpate; passaggi orizzontali, immediata collocazione di tutte e tutti i dipendenti che abbiano maturato e svolto mansioni diverse dal proprio profilo professionale; cedolino unico, immediata modifica della legge, che non consente ai lavoratori di percepire i dovuti emolumenti entro il mese successivo alle prestazioni lavorative rese con ritardi quasi annuali; tutela, nessun programma per la tutela del patrimonio culturale è riportato sul DPCM per cui ribadiamo con forza la necessità di riconoscere a tutte quelle lavoratrici e lavoratori d’indiscussa professionalità tecnico-scientifica, risultati idonei al concorso per la riqualificazione dalla II area all’ex posizione economica C1 l’inquadramento alla III area, carente di tale personale. A tale proposito il Ministro aveva preso precedentemente un impegno per “sanare” il mansionismo a cui sono ancora sottoposti i nostri colleghi che continuano a svolgere attività e mansioni superiori alle proprie, senza alcun riconoscimento giuridico e tantomeno economico che NON viene riconosciuto neanche ai vincitori del concorso di cui sopra. Esternalizzazioni, oltre che a ribadire il nostro NO alle esternalizzazioni e privatizzazioni chiediamo l'immediata reinternalizzazione dei servizi e funzioni e l'assunzione di tutti i lavoratori e lavoratrici delle società.
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