Beni Culturali e Turismo: NO ALLA MOBILTA' COATTA NO ALLE PRIVATIZZAZIONI SI ALLE REINTERNALIZZAZIONI SI ALLA CULTU

Roma -

Beni Culturali e Turismo: NO ALLA MOBILTA’ COATTA

                                          NO ALLE PRIVATIZZAZIONI

                                          SI ALLE REINTERNALIZZAZIONI

                                          SI ALLA CULTURA

 

Il 21 Maggio 2014, l’Amministrazione durante la riunione di contrattazione nazionale ha informato i sindacati che esiste una “EMERGENZA COLOSSEO”, relativa alla forte carenza di personale.

 

La risoluzione proposta è quella di attivare la mobilità d’istituto, cittadina e/o regionale creando gruppi di lavoratrici/tori che dovrebbero andare a prestare servizio all’Anfiteatro Flavio, sito di rilevanza mondiale.

 

Questa “DEPORTAZIONE” potrebbe essere avviata anche per i siti più importanti quali Pompei, Uffizi, Brera, insomma quelli che fanno cassa. L’alternativa potrebbe essere quella di utilizzare personale delle Società in house o private interne all’Amministrazione per almeno il periodo estivo.

I rappresentanti della delegazione di parte pubblica hanno proposto inoltre di destinare i soldi dei progetti nazionali e locali per incentivare il personale che sarà trasferito.

 

L’USB ha immediatamente rigettato le proposte e ribadito il proprio:

NO alla mobilità coatta delle lavoratrici/tori;

NO alla chiusura dei siti ritenuti meno importanti ma fondamentali per lo svolgimento dei compiti istituzionali del MiBACT, quelli di “DIVULGARE LA CULTURA” anche a costo zero;

NO alle privatizzazioni ed esternalizzazioni dei servizi e funzioni.

 

Pertanto riteniamo necessario e non più rinviabile, investire sul patrimonio culturale pubblico per creare ricchezza, occupazione diretta e nell’indotto.

 

Le tre sorelle CGIL, CISL, UIL, che rappresentano ormai solo se stessi, hanno dichiarato la loro disponibilità a trattare sulle proposte “devastanti” dell’Amministrazione.

 

ABBANDONA I SINDACATI CHE NON TI RAPPRESENTANO

 

ADERISCI ALL'USB UNICO SINDACATO CHE STA DALLA PARTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI