BENI CULTURALI e TURISMO: IL MINISTRO FRANCESCHINI VUOLE REPRIMERE IL DIRITTO ALLA PROTESTA E ALLA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO. "DELIRANTE" LA PROPOSTA DI MODIFICARE LA NORMATIVA SUL "DIRITTO DI SCIOPERO"PER INSERIRE L'APERTURA DEI LUOGHI CULTURALI

Roma -

BENI CULTURALI e TURISMO: IL MINISTRO FRANCESCHINI VUOLE REPRIMERE IL DIRITTO ALLA PROTESTA E ALLA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO. “DELIRANTE” LA PROPOSTA DI MODIFICARE LA NORMATIVA SUL “DIRITTO DI SCIOPERO”PER INSERIRE L’APERTURA DEI LUOGHI CULTURALI ALL’ELENCO DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI. IL “PRONTO SOCCORSO” DEL PATRIMONIO CULTURALE?

Non sono bastate al Ministro le sue precedenti dichiarazioni, almeno singolari, nei confronti delle lavoratrici e lavoratori del Colosseo, ora attacca e condanna anche la protesta dei lavoratori di Pompei riuniti in assemblea, diritto sancito dalla legge, per rivendicare il pagamento del Salario accessorio, arretrati 2013 e 2014, il Diritto alla democrazia, alla Libertà e Diritti sindacali nei luoghi di lavoro, alla Dignità e alla realizzazione del “Progetto Pompei”.

Tali dichiarazioni, secondo il nostro parere, hanno contribuito ad alimentare la campagna diffamatoria e di odio, portata avanti da tutti i governi e dalla stampa, nei confronti dei dipendenti pubblici. Lavoratrici e Lavoratori che, nonostante la grave carenza di personale e il mancato riconoscimento dei propri diritti, continuano a garantire i servizi pubblici ai cittadini. Servizi pubblici intesi non solo come Beni del patrimonio culturale ma anche come Beni comuni, fortemente a rischio di privatizzazione.

L’USB P.I. MiBACT stigmatizza i comportamenti gravissimi assunti dal Ministro ed esprime la propria INDIGNAZIONE E PREOCCUPAZIONE in merito al suo ulteriore tentativo di reprimere le lotte e le mobilitazioni delle lavoratrici/i attraverso la modifica della legge sul diritto di assemblea e di sciopero. Di seguito riproponiamo il nostro appello già fatto al Ministro.

Egr. Ministro, invece della repressione mantenga le sue promesse, rimetta al centro dell’azione di governo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che da tempo esso opera in estrema difficoltà, di fatto paralizzato da rilevanti tagli di bilancio e da pesanti e generalizzate carenze negli organici, tutti largamente inferiori alle necessità, con conseguenze a dir poco devastanti sulla tutela dei beni culturali. Il collasso del Ministero e la conseguente totale paralisi in ambiti e funzioni che dovrebbero essere considerate prioritarie in un paese come l’Italia, è solo questione di tempo. Tutto ciò risulta ancor più insensato se si considera il fatto che stiamo parlando di un paese che, per quanto riguarda i beni culturali, detiene più del 60% del patrimonio mondiale, un paese in cui, dati alla mano, una politica che promuova il turismo, la tutela e salvaguardia del paesaggio e della “cultura” significherebbe un considerevole incremento di sviluppo economico, tale da giustificare ampiamente qualunque investimento, che si tradurrebbe positivamente in aumento di occupazione diretta ed indotta, stabile e non precaria, come prevista nel decreto Cultura e Turismo.

USB è tra i promotori delle iniziative che si svolgeranno durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea dal 1° luglio a fine anno.

La prima iniziativa è rappresentata dalla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo 28 giugno, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.00.

Insieme ad altre forze sindacali, a realtà sociali e gruppi politici, intendiamo mobilitarci contro il Semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea attraverso la costruzione di un controsemestre popolare e di lotta per:

• lavoro, reddito, salario, welfare, democrazia, beni comuni

• fermare il Jobs Act, le privatizzazioni, l'annullamento dei diritti sociali

• denunciare il Fiscal Compact, i Trattati Europei

• fermare il militarismo e la guerra alle porte dell'Euro.

 

Lavoriamo tutti per una forte e vasta partecipazione alla manifestazione.