BENI CULTURALI E TURISMO: AVANTI TUTTA!!!! CONTRO DIRITTI DEI LAVORATORI, IL PLURALISMO E LA DEMOCRAZIA SINDACALE.

Roma -

Avanti tutta!!!!

 

Contro i diritti dei lavoratori, il pluralismo e la democrazia sindacale.

Non si sentiva l'esigenza di una replica delle principali Disposizioni emanate dalla Funzione Pubblica nelle settimane passate. Tra l'altro una replica che non porta assolutamente alcuna novità per i lavoratori pubblici, anzi riduce, con un colpo di spugna, i diritti, ovvero, alcuni possibili strumenti nelle mani dei lavoratori, in questa drammatica e difficile fase emergenziale.

Questo è il risultato se andiamo a leggere il Protocollo siglato dalla triplice sindacale Cgil, Cisl, Uil, si capisce l'obiettivo di uniformare, infatti esso stabilisce, gli interventi che i dirigenti pubblici a livello nazionale devono effettuare, in un elenco di dieci punti: Già al primo, il decalogo parte male, in considerazione del fatto che si sono affrettati a sottolineare e, ad assicurarsi, l'esclusività del confronto sindacale: uno schiaffo in faccia alla democrazia e al pluralismo sindacale.

Analizziamo tutti i dieci punti del protocollo.

Il primo punto, come detto, si affretta a precisare che il confronto sindacale è a esclusivo appannaggio di Cgil – Cisl - Uil; Il secondo punto, sottolinea che l'amministrazione pubblica, deve ricorrere al lavoro agile come modalità ordinaria. Peccato che l'accordo arrivi con estremo ritardo, considerato che tale modalità di lavoro è ormai praticata in qualunque ufficio almeno da un mese; Il terzo punto sottolinea, senza alcun dettaglio operativo e senza molta convinzione, a nostro parere, che negli uffici devono essere garantite condizioni di salubrità e sicurezza; Il quarto punto evidenzia quello che decine di migliaia di lavoratori hanno messo in pratica con la loro determinazione e ostinazione da tempo e come sostenuto dalla nostra O. S. fin dall'inizio, ovvero la possibilità di attivare la modalità “ lavoro agile”, a rotazione, anche per quei lavoratori impiegati nelle “attività indifferibili”; Il quinto accenna, restringendolo, l'importante strumento dell'esenzione dal lavoro, descritto come un’eccezionalità “per quei lavoratori costretti a esentarsi per evenienze strettamente correlate alla pandemia” ed ai quali non è possibile assegnare compiti in modalità “lavoro agile” e da remoto dopo aver azzerato ferie pregresse, permessi etc. etc., un qualcosa di enigmatico, misterioso per i lavoratori, con molti dirigenti poco propensi a concederla. Una visione dunque non solo restrittiva ma che addirittura descrive tale evenienza come fatto assolutamente eccezionale; Al sesto punto è ripetuto quanto stabilito in ordine ai permessi ex L. 104/92 già abbondantemente chiarito; Il settimo punto è una ripetizione di quanto riportato nel punto 3 che poteva essere ampliato in merito alle condizioni di sicurezza, affrontando la questione della regolazione degli accessi in spazi comuni, mense etc., come l'ottavo punto che tratta le pulizie dei locali di lavoro; Il nove e il decimo fanno riferimento al caso in cui è individuato un lavoratore con sintomi e al rispetto della privacy.

USB denuncia la mancanza di precise indicazioni, molto sentita dai lavoratori interessati, sulla disabilità legge 104/92 art. 3, comma 3 e 1, ai sensi dell'art. 26 comma 2, del DL “Cura Italia”. Stessa mancanza la riscontriamo per quei lavoratori interessati da patologie, che il protocollo non cita minimamente, mentre era stata prevista dalla circolare esplicativa del Ministero del lavoro del 24-3-2020. Allora, diciamo le cose come stanno, visto quest’accordo, è evidente che bastava la circolare pubblicata già due settimane fa, che è molto più chiara, dettagliata nonché più estensiva, di questo protocollo, restrittivo dei diritti di lavoratrici e lavoratori e arrogantemente sprezzante verso il pluralismo e la democrazia sindacale.

 

6 aprile 2020