BENI CULTURALI: CONFERMATO IL TAGLIO AL FUA DEI LAVORATORI BAGARRE DELLE OO SS CGIL-CISL-UIL-UNSA
USB DISPOSTA A SOTTOSCRIVERE L’ACCORDO SUI “PROGETTI LOCALI”
USB CONTRO LE CIRCOLARI SUI DIRITTI E PREOGATIVE SINDACALI E BUONO PASTO
BENI CULTURALI: CONFERMATO IL TAGLIO AL FUA DEI LAVORATORI
BAGARRE DELLE OO SS CGIL-CISL-UIL-UNSA
USB DISPOSTA A SOTTOSCRIVERE L’ACCORDO SUI “PROGETTI LOCALI”
USB CONTRO LE CIRCOLARI SUI DIRITTI E PREOGATIVE SINDACALI E BUONO PASTO
L’Amministrazione, ieri, durante la riunione di contrattazione nazionale, ha confermato il nostro pensiero in merito al taglio sul FUA dei lavoratori. Difatti ha comunicato alle OO. SS. che con la LEGGE 4 ottobre 2013, n. 117” Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013”, in vigore dal 29 ottobre, è stato decurtato di 3 milioni di euro il Fondo unico di amministrazione dei lavoratori dei beni culturali.
A tale proposito evidenziamo la nostra dichiarazione fatta durante la riunione di trattativa del 30 settembre u.s. e riportata sul comunicato sindacale ai lavoratori, e non solo. “USB ha ribadito che la decurtazione fatta al Fondo dei lavoratori rientra nella politica dei tagli al Salario e ai Diritti, attivata da tutti i governi che si sono succeduti in questi ultimi 20 anni. Pertanto sarà difficile se non impossibile il recupero dalla somma”.
USB, ha ribadito ancora una volta, anche a tutte le OO. SS. sedute intorno al tavolo di trattativa, che era, appello rivolto durante la riunione del 30 settembre, ed è necessaria un’immediata mobilitazione delle lavoratrici e lavoratori, anche con assemblee permanenti, per “sensibilizzare la politica”, nella specie il Ministro Bray, ad intervenire in Parlamento per ripristinare e difendere il giusto salario accessorio dei lavoratori dei Beni culturali.
In questo panorama è apparso come un tocco di colore demagogico-politico-sindacale, il chiedere a gran voce da parte di Cgil, Cisl, Uil e Unsa, ai rappresentanti della delegazione di parte Pubblica, un loro immediato impegno per “cancellare” la legge di cui sopra, con il ricatto di non sottoscrivere l’accordo sui progetti locali.
In una “gara” alla conquista dei consensi, di chi? hanno condotto la richiesta inizialmente a doppia voce per poi terminare in una rissa verbale, condita di insulti e minacce tra le parti, terminata con un “arrivederci a presto con taralli e vino”.
USB ha dato la propria disponibilità a sottoscrivere l’accordo rimodulato, sui progetti locali, per portare nelle tasche dei lavoratori una quota di salario accessorio, diventata ormai parte importante del loro salario, in questo momento di forte crisi economica e di tagli generalizzati in tutto il Pubblico impiego.
USB a difesa del Salario, dei Diritti nel mondo del lavoro, e non solo, il 18 ottobre u.s. ha proclamato lo sciopero generale con manifestazione a Roma cha ha visto la partecipazione di oltre 50.000 persone.
Abbiamo denunciato, ancora una volta, il comportamento contraddittorio e scorretto dell’Amministrazione, relativamente alle prerogative e ai diritti sindacali.
I rappresentanti nazionali della delegazione di parte pubblica “sbandierano” spesso che la loro gestione delle relazioni sindacali è basata sul rispetto, correttezza e lealtà tra le parti.
I loro rappresentanti regionali della Liguria e del Veneto hanno invece emanato circolari ministeriali, una condivisa e rafforzata dagli stessi rappresentanti nazionali suddetti, sui permessi sindacali ex art. 8 da utilizzare per le trattative sindacali convocate dall’amministrazione dentro l’orario di lavoro; l’altra addirittura sostiene che il dirigente sindacale che usufruisce del permesso sindacale orario retribuito non ha diritto al buono pasto. Tale pronuncia, secondo noi, contrasta con l’art. 10 del CCNQ che equipara l’attività sindacale a quella di servizio. Per ciò abbiamo interessato il nostro studio legale per eventuale ricorso.
CONTRO I TAGLI AL SALARIO E AI DIRITTI
CONTRO LA LEGGE BRUNETTA E L’IMMEDIATA CANCELLAZIONE
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