BENI CULTURALI: ARRIVA LA DEVASTAZIONE NESSUNA RISPOSTA POSITIVA DEL MINISTRO E DELL'AMMINISTRAZIONE ALLA VERTENZA NAZIONALE

Roma -

BENI CULTURALI:

ARRIVA LA DEVASTAZIONE NESSUNA RISPOSTA POSITIVA DEL MINISTRO E DELL’AMMINISTRAZIONE ALLA VERTENZA NAZIONALE

 

Il Ministro e l’Amministrazione non mantengono gli impegni presi con le OO.SS. durante gli incontri del 26, 27 e 28 luglio 2011.

La vertenza riguardava le seguenti problematiche:

Ales S.p.A.; riduzione del 10% degli organici; sviluppi economici; lavori insalubri; spese di missioni; cedolino unico e comandi.

Il Ministro Galan aveva condiviso la richiesta fatta dall’USB/MBAC di reperire risorse”fresche” per il FUA e per i fondi che finanziano gli investimenti per la manutenzione di musei, scavi archeologici, biblioteche, archivi e i fondi per finanziare gli investimenti per il cinema, teatro, musica e danza. La manovra finanziaria del governo di lacrime e sangue NON prevede alcun incremento economico per il Fondo Unico d’Amministrazione dei lavoratori e tantomeno per i fondi sui finanziamenti, già fortemente penalizzati dalla finanziaria del 2010.

 

Ales S.p.a.

Alcun intervento è stato fatto presso la Soprintendenza speciale Archeologica di Roma per bloccare lo storno di circa 800.000,00 euro previsto nelle casse della società per reclutare i lavoratori da adibire alle attività di supporto a quelle dell’accoglienza e della vigilanza. In merito vi comunichiamo che entro la prossima settimana gli ex lavoratori della società SMA firmeranno il contratto di lavoro con la Ales S.p.a.

Riduzione di un ulteriore 10% degli organici di tutto il personale del Ministero

Nessuna deroga all’obbligo di ridurre gli organici del nostro Ministero. Sono a rischio circa 6000 posti di lavoro. Non è servito a nulla l’intervento del Ministro il suo governo ha deciso un ulteriore taglio del 10% alle dotazioni organiche. Questo comporterà una riduzione di circa 40 dirigenti e di circa 5000 unità tra tutti gli altri lavoratori.

QUESTA E’ UNA VERA E PROPRIA DEVASTAZIONE

Sviluppi economici del personale all’interno delle Aree

 

Dove sono e che fine faranno i circa 13 milioni di euro, fondi residui del Fua 2010, che l’Amministrazione e tutte le OO.SS., ad esclusione dell’USB ex RdB, NON HANNO VOLUTO IMPEGNARE IRRESPONSABILMENTE ENTRO L’ANNO 2010, attraverso accordi locali, per far crescere più possibile le retribuzioni di ogni lavoratore, come riconoscimento dell’aumento dei carichi di lavoro, della produttività collettiva e della valorizzazione delle competenze professionali. Visto che la Funzione Pubblica e la Ragioneria dello Stato hanno bocciato di nuovo gli accordi del 29 novembre 2010 e del 23 dicembre 2010 che prevedevano una progressione economica per l’anno 2011, solo per alcune figure professionali e non per tutto il personale, perché le procedure di certificazione degli accordi di cui sopra, non sono state definite entro l’anno finanziario 2010.

Lo scopo della nostra O.S. era quello di portare i 13 milioni di euro, salario certo, nelle tasche dei lavoratori, soldi degli stessi lavoratori.

Lavori insalubri

 

A tutt’oggi non è cambiato nulla di quello che avevamo riportato sul comunicato precedente, pertanto l’amministrazione continuerà ad applicare la normativa vigente. Il Capo di Gabinetto con una circolare ha chiesto a tutti gli uffici del Ministero di monitorare le diverse realtà lavorative su tutto il territorio nazionale per poter intervenire, attraverso la modifica della norma, e garantire ai lavoratori interessati i benefici previsti dall’art. 25 del D.P.R. 1092/1973. Abbiamo ribadito la necessità di riconoscere l’applicabilità della norma, non solo agli operai, ma anche a tutti i lavoratori che sono esposti a sostanze insalubri.

 

Spese di missioni

L’Amministrazione chiederà di modificare la legislazione in merito, per continuare a garantire le funzioni di tutela del patrimonio culturale, come previsto dall’articolo 9 della Costituzione. Tutto per cercare di escludere il personale del nostro Ministero dall’applicazione dell’art 6, comma 12, del d.lgs. 78/2010.

 

Cedolino unico

In riferimento alle problematiche sul cedolino unico nelle regioni Lazio, Calabria, Puglia e Sardegna abbiamo chiesto all’Amministrazione di individuare le responsabilità e procedere con la massima urgenza a risolvere il problema per assicurare ai lavoratori il pagamento delle competenze accessorie arretrate e quelle ordinarie mese per mese.

 

Comandi

Abbiamo ribadito la necessità di “normalizzare” i lavoratori comandati presso il nostro Ministero attraverso un trasferimento definitivo attivando la mobilità intercompartimentale. In subordine collocarli fuori dalle dotazioni organiche del Ministero, nell’attesa che il gruppo di lavoro per gli organici, dichiari il fabbisogno delle unità di personale necessarie alla Funzione Pubblica. L’Amministrazione ha riconfermato la disponibilità a rinnovare le richieste di comando fino al numero massimo di 500 unità. Per il futuro aspetta che la Funzione Pubblica attivi la mobilità intercompartimentale entro il 31/12/2011.

L’USB/MBAC andrà avanti con i ricorsi al Giudice ordinario.

Applicazione del D.Lgs 150/2009, decreto Brunetta

 

L’Amministrazione ha comunicato alle OO.SS che la Funzione Pubblica ha “invitato” i rappresentanti del Ministero ad adeguare gli accordi all’art 18 del decreto che prevede i Criteri e le modalità per la valorizzazione del merito ed incentivazione della performance

1. Le amministrazioni pubbliche promuovono il merito e il miglioramento della performance organizzativa e individuale, anche attraverso l’utilizzo di sistemi premianti selettivi, secondo logiche meritocratiche, nonché valorizzano i dipendenti che conseguono le migliori performance attraverso l’attribuzione selettiva di incentivi sia economici sia di carriera.

2. È vietata la distribuzione in maniera indifferenziata o sulla base di automatismi di incentivi e premi collegati alla performance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione adottati ai sensi del presente decreto.

Dopo che numerose sentenze avevano ribadito l’inapplicabilità di pezzi importanti della riforma in assenza del rinnovo dei contratti, Cisl, Uil e Ugl hanno dato ossigeno ad una riforma che stava soffocando tra giurisprudenza contraria da un lato ed opposizione sindacale dall’altro. Opposizione che ha visto l’USB svolgere un indubbio ruolo di protagonista del conflitto, a fianco dei lavoratori. Oggi Cisl, Uil e Ugl continuano a sostenere che l’intesa del 4 febbraio fa gli interessi dei lavoratori, ma sono evidentemente in difficoltà perche nonostante l’impegno profuso nel tentare di imbrogliare i lavoratori, non riescono a spiegare come può essere giudicato buono un accordo che:

• Sancisce il blocco dei contratti fino a tutto il 2013

• Introduce la valutazione con le fasce di merito

• Rivela l’assenza di risorse sulla contrattazione integrativa

• Ipoteca i risparmi di spesa per finanziare le fasce di merito, invece di destinarle alle progressioni economiche come sarebbe necessari

• Decreta la disapplicazione dei contratti integrativi

Questi sono solo alcuni degli effetti dell’accordo che Cisl, Uil e Ugl dicono di aver firmato per i lavoratori. Nella circolare n°1/ 2011, emanata allo scopo di fornire indicazioni operative anche in relazione a quanto previsto dall’intesa del 4 febbraio, la Funzione Pubblica più concretamente afferma che:

• Tutti i contratti integrativi che non hanno recepito le tre fasce di merito sono inefficaci e pertanto non più applicabili

• Sono pienamente operativi ed attuabili tutti gli strumenti finalizzati a premiare merito e professionalità anche attraverso le fasce di merito

Difficile credere che quell’intesa sia stata un affare per i lavoratori! Difficile anche credere nella coerenza di quegli stessi sindacati firmatari che a parole ai lavoratori dichiarano la loro contrarietà alla legge Brunetta ma poi corrono in soccorso al ministro.

Per quelle OO.SS. e non solo è giunto ormai il momento di decidere da quale parte stare: se con Brunetta e i suoi compari, oppure dalla parte giusta, quella dei lavoratori. L’USB/MBAC ha deciso già da tempo di stare dalla parte giusta.

 

USB/MBAC