ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO: LA LOTTA PAGA!!! CONTINUA IL RAPPORTO DI LAVORO DI CINQUE LAVORATORI UTILIZZATI COME SUPPORTO ALLA MOVIMENTAZIONE DEL MATERIALE ARCHIVISTICO E BIBLIOGRAFICO PRESSO LA SALA  STUDIO E LA BIBLIOTECA.

Il giorno 20 luglio si è conclusa positivamente la vertenza sindacale, presso l’Archivio Centrale dello Stato, di 5 impiegati che rischiavano il posto di lavoro.

L’amministrazione non voleva riconoscere alla società Bucap, impresa vincitrice della gara di appalto, il diritto a continuare l'erogazione, attraverso le cinque unità, del servizio di supporto di distribuzione del materiale Iarchivistico e librario presso la sala di studio e la biblioteca.

Il giorno 13 luglio USB ha partecipato all’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, per individuare le modalità di lotta più opportune per dire NO al licenziamento dei “colleghi”.

Durante l’Assemblea all’unanimità è stato deciso di svolgere, per il giorno 18 luglio, un' Assemblea Permanente e di chiedere un ulteriore incontro urgente al Soprintendente, per individuare i criteri e le modalità per salvaguardare l’attuale rapporto di lavoro dei dipendenti interessati.

Durante l’incontro, di cui sopra, l’amministrazione ha preso atto delle nostre proposte, principalmente quella di dare seguito, con copertura economica, alla gara di appalto aggiudicata dalla società Bucap. In merito a ciò va ricordato che la spending review ha tagliato, anche all’Archivio Centrale dello Stato, i fondi per le attività ordinarie e straordinarie.

Nonostante la mannaia del governo, abbiamo raggiunto l’accordo che prevede dal 1 agosto 2012 al 30 aprile del 2013 la continuazione del servizio di supporto alla movimentazione del materiale da parte della società Bucap.

In questo momento di grave crisi economica, occupazionale e di scarsa partecipazione dei lavoratori alle varie mobilitazioni locali e nazionali, contro l'attuale politica del Governo, esprimiamo la Nostra Soddisfazione per la Solidarietà e la Mobilitazione dimostrata dalle lavoratrici e dai lavoratori dell'ACS e per la disponibilità alla risoluzione del problema, dimostrata dal Soprintendente.

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