BENI CULTURALI : USB INCONTRA IL MINISTRO MASSIMO BRAY

Roma -

BENI CULTURALI : USB INCONTRA IL MINISTRO MASSIMO BRAY

 

 

Ieri sera presso la sede del Ministero la delegazione sindacale USB/MBAC, ancora in nome dei Lavoratori, degli Iscritti, degli Eletti nelle RSU, dei delegati territoriali, ha partecipato all’incontro previsto con il Ministro Bray e la sua delegazione.

 

La nostra presenza all’incontro è stata assicurata utilizzando ancora permessi personali.

 

USB/MBAC, alcuni giorni prima dell’incontro ha inviato al Ministro e a tutti i referenti Amministrativi del Ministero un documento di analisi politico-sindacale, in allegato, dove sono evidenziate le questioni che riguardano le lavoratrici e i lavoratori dei Beni culturali.

 

Occupazione:

Abbiamo ribadito che il lavoro non si crea per decreto ma con interventi concreti da parte dello Stato in settori che possono rilanciare l’economia. Per cui il lavoro deve soprattutto venire dalla politica di salvaguardia ed estensione della funzione pubblica e sociale dei Beni comuni, a partire da un piano di sviluppo del turismo e di valorizzazione e tutela dei Beni culturali, ambientali, paesaggistici, storici, artistici, archeologici, architettonici, archivistici e bibliotecari.

Il Ministro ha dichiarato che bisogna investire sull’Innovazione, Turismo e Cultura, per creare vere opportunità di lavoro e posti di lavoro perché i precedenti due governi hanno tolto il futuro per nostri figli. La volontà politica di questo governo è quella di mettere la cultura al centro del suo programma. Per cui, ha confermato, che l’impegno primario è quello di trovare le risorse economiche e professionali necessarie per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale.

 

Organici:

Abbiamo evidenziato, ancora una volta la forte carenza di personale, in particolare quello della vigilanza, in tutti gli istituti, per continuare a garantire l’apertura dei luoghi culturali.

Gravissimo è il fenomeno del complessivo invecchiamento del personale del Ministero con un mancato ricambio generazionale che rischia di produrre danni incalcolabili nella trasmissione di competenze ed esperienze fondamentali per la puntuale conoscenza del patrimonio culturale italiano.

Pertanto necessita un intervento politico che rimetta in discussione il blocco del turn over.

Inoltre, soprattutto in considerazione delle reali necessità di conservazione e tutela a cui questo Ministero deve far fronte (si pensi ad esempio al terremoto in Emilia, e non solo, ai crolli che hanno interessato Pompei e all’allarme dell’Unesco: “ il governo italiano ha tempo fino al 31 dicembre 2013 per adottare misure idonee …), si ritiene indispensabile l’incremento di alcune figure professionali del personale tecnico-scientifico sia dell’Area II che dell’Area III, e l’inserimento di altre professionalità non considerate nelle ultime assunzione (400 unità), quali ad esempio i restauratori che operano direttamente sul bene culturale che per Pompei non sono stati neppure previsti!

 

A tali esigenze ineludibili si potrebbe in parte fare fronte con il personale interno risultato idoneo ai processi di riqualificazione per i passaggi dalla II area alla posizione economica C1, di cui è stato previsto l’inquadramento di un numero troppo esiguo per rispondere alle effettive esigenze del Ministero, oltretutto senza alcun aumento di stipendio, che rivendichiamo con forza e pieno diritto.

Pertanto riteniamo che l’aumento del numero di personale da inquadrare nella III area, sia una soluzione percorribile ed auspicabile che l’Amministrazione potrebbe intraprendere senza onere di spesa, riconoscendo momentaneamente ai lavoratori solo l'inquadramento professionale.

Tale scorrimento risolverebbe anche l'esubero dei 283 lavoratori della I area.

 

Oltre all'utilizzo delle graduatorie dei concorsi già espletati e la reinternalizzazione dei servizi, a partire da quelli aggiuntivi e l’assunzione dei lavoratori delle società esterne.

 

Il Ministro si è impegnato per riaprire la lista degli IDONEI sia dei concorsi interni svolti dai lavoratori durante i percorsi di riqualificazione per i passaggi dalla II area alla posizione economica C1, che quelli esterni già espletati con le sole assunzioni di 400 unità.

 

Salario accessorio: Fondi FUA A.F. 2012- 2013

Cedolino Unico:

Abbiamo denunciato, ancora una volta, il mancato pagamento delle competenze accessorie e l’accreditamento dei fondi necessari per la liquidazione delle stesse al personale per l’anno 2013 e la mancata riassegnazione delle somme relative agli importi non liquidati nell’anno 2012 che nonostante lo sblocco del decreto di riparto dei fondi, le lavoratrici e i lavoratori dei Beni culturali, causa “ingorgo” nel sistema inserimento dati, rischiano che il pagamento del FUA e Turnazioni, venga erogato dopo il mese di agosto. Inoltre abbiamo chiesto al Ministro d’intervenire, con la massima urgenza, nei confronti del suo Governo, per cambiare la norma in merito alle procedure previste per il cedolino unico dei lavoratori dei Beni culturali e del Ministero dell’Interno

 

Anche su questo punto il Ministro ha dato la sua disponibilità per risolvere la questione.

 

Finanziamenti:

USB ha spesso chiesto ai vari Ministri che si sono succeduti di reperire risorse”fresche” per il FUA e per i fondi che finanziano gli investimenti per la manutenzione di musei, scavi archeologici, biblioteche, archivi, oltre ai fondi per finanziare gli investimenti per cinema, teatro, musica e danza. Le manovre finanziarie dei governi precedenti di lacrime e sangue NON hanno previsto alcun incremento economico per il Fondo Unico d’Amministrazione dei lavoratori, anzi hanno deciso un ulteriore taglio del 20%, e tantomeno per i fondi sui finanziamenti, già fortemente penalizzati dalla finanziaria del 2012. Se la volontà “politica” ed economica anche di questo governo sarà quella di fare ulteriori tagli ai fondi previsti per il nostro Ministero questo comporterà la devastazione del Patrimonio culturale.

 

Il Ministro solleciterà il governo affinchè non continui a fare tagli orizzontali nella Pubblica Amministrazione, a trovare le risorse necessarie per attivare programmi ed investimenti per tutto il patrimonio culturale per non rischiare la devastazione del bene culturale. Ha ribadito il suo impegno a reperire anche nuovi finanziamenti, nonostante la grave crisi economica.

 

Progressioni economiche:

Ricercare le cause che hanno indotto l'Amministrazione ad emanare la circolare che posticipa i tempi previsti per il termine delle procedure relative alle progressioni economiche interne alle aree;

 

Comandi:

Rimane ancora aperta la questione dei comandati presso il nostro Ministero, lavoratori che garantiscono da molti anni, l'efficienza e la continuità dell'attività amministrativa. In questo contesto abbiamo ribadito la necessità di regolarizzare la posizione dei lavoratori comandati presso il nostro Ministero attivando anche la mobilità intercompartimentale.

 

Relazioni sindacali:

Si ricorda che nell’ottica della prevenzione dei conflitti sindacali e della corretta gestione delle relazioni, fattori fondamentali per la funzionalità degli istituti, le parti contrattuali si richiamano alla correttezza, alla trasparenza dei comportamenti e alla buona fede contrattuale. Comportamenti che spesso la stragrande maggioranza dei Dirigenti degli Istituti periferici del Ministero non assumono. In particolare abbiamo richiesto un intervento urgente nei confronti del Direttore regionale della Liguria, della Soprintendente dell’Archeologica di Roma, di Napoli e Pompei, della Soprintendente di Caserta e della Soprintendente di Venezia.

 

Anfiteatro Flavio(Colosseo):

Abbiamo ribadito, al fine di garantire l’apertura e la salvaguardia del Colosseo, che è necessario:

 

• ripristinare la giornata di chiusura del monumento;

• aumentare il numero minimo degli AVA;

• garantire ordinariamente 8/9 unità AVA in servizio esclusivo di vigilanza e assistenza;

• far ruotare tutto il personale AVA in tutte le postazioni di servizio del Colosseo;

• adeguamento dei locali e delle postazioni in uso ai lavoratori/trici;

• Garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Diritti:

• Sbloccare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto nel 2009, che deve restare il riferimento unico dei singoli comparti del pubblico impiego;

• Restituire piena funzione alla contrattazione integrativa, limitando l’azione degli organi di controllo alla sola verifica della copertura economica degli accordi;

• Riconoscere alle OO.SS. titolarità di contrattazione in materia di organizzazione del lavoro;

• Cancellare la Riforma Brunetta;

• Garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro;

• Superare il fenomeno del mansionismo e consentire la crescita professionale ed economica tra le Aree, applicando le regole definite dal CCNL in vigore, al posto di quanto stabilito dalla Riforma Brunetta.

Sottoscrizione dell’ipotesi d’accordo sui permessi sindacali, proposto dall’Amministrazione il 17 giugno 2013, in merito alle convocazioni delle contrattazioni all’interno dell’orario di lavoro, con l'impegno tra le parti di difenderlo davanti agli organi di controllo, e non solo.

 

UNIRE LE LOTTE PER LA DEMOCRAZIA NEI POSTI DI LAVORO

 

Infine abbiamo il dovere morale, e non solo, di dichiarare con piacere che, presso il Ministero per i Beni culturali e il Turismo si è svolto un importante e positivo incontro politico-sindacale, a differenza di quanto non era accaduto negli anni precedenti, con un Ministro della Repubblica che ha dimostrato la totale disponibilità al confronto, durato circa tre ore, per cercare di ascoltare e capire le problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori dei Beni culturali.

USB/MBAC OVVIAMENTE VIGILERA’ SUGLI IMPEGNI ASSUNTI DAL MINISTRO BRAY.

 

CONNETTI LE FORZE CON USB PER SBLOCCARE IL RINNOVO DEL CCNL, LO SBLOCCO DEL TURN OVER, PER GLI INVESTIMENTI NEL MINISTERO PER AUMENTARE LA FUNZIONALITA’ E L’EFFICIENZA DEL SERVIZIO PUBBLICO AI CITTADINI.