BENI CULTURALI E TURISMO: CGIL CISL UIL E COOPERATIVA NEGANO LA CONTINUITA' DEL SALARIO AI SOCI LAVORATORI

Roma -

 

CGIL CISL UIL E COOPERATIVA NEGANO LA CONTINUITA' DEL SALARIO  AI SOCI LAVORATORI

 

In data 10 marzo 2020 i sindacati confederali  Cgil Cisl e Uil si sono incontrati con Legacoop e Coopculture per sottoscrivere il verbale d'accordo che deve essere allegato alla richiesta della Cooperativa  per l'attivazione del Fondo d'Integrazione Salariale (FIS), a seguito dei DPCM sul contenimento dell'epidemia nazionale da Covid-19, che prevedono la chiusura dei luoghi della culturale dall'08 marzo c.a.

 

Al punto f) dello stesso accordo, la Cooperativa si è impegnata ad anticipare alle lavoratrici/i ,non che soci, l'assegno spettante con il FIS, recuperando successivamente le somme direttamente dall'Inps.

 

L'altro ieri la Rsa Cisl Coopculture Roma ed oggi quella della Cgil, tramite comunicato ufficiale, hanno informato i lavoratori che l'Azienda non ha la liquidità per poter anticipare l'assegno del FIS per cui i soci lavoratori dovranno attendere le tempistiche dell’Inps per l'erogazione diretta dell'importo. Quindi appare evidente che la Cooperativa ha disatteso l'accordo sottoscritto dalle loro OO.SS. nazionali, insieme alla Uil compromettendo la continuità salariale, così indispensabile in questo periodo di grande crisi ed emergenza nazionale.

 

E' palese pensare che nessuno dei tre sindacati intenda difendere l'accordo firmato attraverso DIFFIDE ed eventuali DENUNCE, sic!! sic!! sic!! Anzi rileviamo che il contenuto delle loro informazioni comunicate ai lavoratori è sovrapponibile a quello emanato dalla Cooperativa ai soci, proprio in queste ore.

Invitiamo le lavoratrici e lavoratori interessati, a verificare la nostra affermazione che evidenzia in modo insindacabile, da quale parte stanno questi pseudo sindacati che per anni si sono riempiti la bocca a difendere i diritti e le prerogative dei lavoratori in questo caso anche soci della Cooperativa.

 

Gli investimenti sbagliati, in particolare sul territorio romano, non possono ricadere sulla pelle  dei soci lavoratori, che vengono convocati una volta l'anno solo per votare il bilancio e proporre agli stessi la ricapitalizzazione della Cooperativa anche attraverso i loro miseri utili e/o quote sociali.

Apprendiamo, inoltre, dal comunicato inviato oggi dall’Azienda stessa di una crisi di liquidità che addirittura si fa risalire a gennaio 2020. Ci chiediamo come sia possibile scoprirlo solo ora, nonostante gli enormi fatturati che siti come il Parco Archeologico del Colosseo hanno continuato a garantire prima della chiusura per Decreto.

 

Le decisioni e le sorti di una Cooperativa devono essere, per loro stessa natura, condivise con i soci. Non basta ricordare che siamo una Cooperativa soltanto nella cattiva sorte, mentre quando i fatturati si alzano, come da un decennio accade, si fa di tutto per mantenere un rapporto padrone-lavoratore.

 

Mai una assemblea dei soci per un confronto preventivo sui programmi industriali e investimenti.

 

Nonostante ciò, i “paladini” dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil non hanno voluto “costringere” la Cooperativa a rispettare l'accordo e tanto meno a ricercare qualsiasi modalità di anticipo/prestito salariale per garantire la continuità della retribuzione dei lavoratori.

A proposito esprimiamo soddisfazione e orgoglio che il nostro sindacato ieri ha sottoscritto il verbale di esame congiunto con la Società Opera Laboratori Fiorentini, ex Civita Musea, Società come Coopculture, che gestisce alcuni servizi aggiuntivi dei beni culturali, che anticiperà alle lavoratrici/i l’importo del FIS (euro 1000 ai full time ed euro 500 ai part -time sotto le trenta ore settimanali).

Questo ulteriore risultato, dopo la recente vittoria sulla Errata Corrige che abbiamo fatto fare a Consip e Mibact sulla gara per i servizi aggiuntivi del Colosseo, è stato possibile grazie alla tenacia della nostra Organizzazione Sindacale e alla illimitata disponibilità e solidarietà della Società nei confronti dei propri dipendenti.

 

Per quanto riguarda i criteri e le modalità di erogazione del FIS, Fondo d'Integrazione Salariale, vi rimandiamo alla nostra nota odierna di integrazione alla diffida dell'11 marzo u. s. trasmessa alla Cooperativa. Vi informiamo inoltre che non ci sono poteri sindacali che possano velocizzare l'iter amministrativo dell'INPS per l'erogazione del fondo, bensì è previsto un percorso dalla normativa vigente in merito, anche in considerazione dell'emergenza nazionale epidemica ed economica.     
 

USB Lavoro Privato ribadisce la sua ferma condanna di fronte alla gravità del  comportamento di totale indifferenza per le sorti dei propri soci non che lavoratrici e lavoratori della Coopculture. Altrettanta condanna nei confronti delle sirene buoniste sindacal–padronali, che lavorano  contro l'unità e la classe dei lavoratori sempre più impegnati a difendere Salario, Diritti e Dignità.

 

USB SEMPRE DALLA PARTE DEI PIU'DEBOLI E A FIANCO DEI LAVORATORI

 

LOTTA CON NOI!!!!